Si è svolto, a Fiuggi, il Direttivo Nazionale della FIALC CISAL. Alla presenza della segreteria generale, presieduta da Giuseppe Graniti e dei vice segretari nazionali nonché delegati di macro zona (Settentrione Cristian Scarpa; Centro Toni Bevilacqua; Meridione Massimo Pagliara (foto); Isole Lo Bianco/Lamendola) e dei delegati dei diversi comparti, regionali e territoriali, il segretario nazionale ha aperto la discussione esponendo, nella sua relazione di apertura, la complessa congiuntura economica che costringe il mondo del lavoro ad un periodo di particolare difficoltà.
Le continue mutazioni delle condizioni internazionali alle quali l’industria chimica si adegua con sempre maggiori criticità, purtroppo, rischiano lo scivolamento dell’intero settore verso una crisi senza precedenti.
Alle sfide della transizione energetica e della piena sostenibilità ambientale, si aggiungono le inquietudini generate dai conflitti bellici mondiali e dalla intelligenza artificiale, tutti fattori di instabilità che si sono manifestati ed anche aggravati nel corso degli ultimi anni. I rappresentanti dei territori, con interventi specifici, hanno permesso di approfondire le tematiche più significative ed urgenti, con dettagliata attenzione alla crisi industriale in genere e al binomio salute e sicurezza. Per quest’ ultima materia, fortemente attuale in considerazione del sempre crescente fenomeno degli incidenti sul lavoro, FIALC Cisal si appresta a predisporre corsi esclusivi di formazione ed aggiornamento in prospettiva di prevenzione e garantisce, grazie alla pluriennale esperienza dei propri uffici, qualificata assistenza relativamente a pratiche Inail di infortunio e malattia professionale.
I contributi appassionati degli intervenuti hanno evidenziato la complessa fase che un po’ tutti i comparti stanno attraversando, indotto compreso. Per GOMMA E PLASTICA continua il calo irrefrenabile delle produzioni, derivante per lo più dalla crisi delle automotive che presto si abbatterà sull’intera filiera poiché strettamente interconnessa. La FARMACEUTICA soffre meno, grazie anche agli incassi record derivanti dal periodo COVID-19, ma gli stabilimenti italiani di Pfizer e Novartis, ad esempio, necessitano di strategie per affrontare la stasi del settore e ricominciare a crescere. La CHIMICA DI BASE, riferimento e guida a nostro avviso per l’intera filiera industriale e per l’economia nel nostro paese desta grande apprensione. L’arretramento della domanda, il rincaro dei costi e gli obiettivi ambientali europei non favoriscono alcuna ripresa e, anzi, fanno registrare razionalizzazioni diffuse. Versalis, società chimica del gruppo italiano Eni, secondo le ultime dichiarazioni rilasciate nel mese di marzo dall’amministratore delegato Dott. Claudio De Scalzi, potrebbe essere la prossima indiziata nel programma di ridimensionamento dei suoi impianti e siti produttivi.
FIALC CISAL ribadirà le sue forti preoccupazioni in occasione dell’imminente presentazione dei piani industriali della società Versalis, i petrolchimici e le raffinerie sono ancora anello portante del sistema produttivo italiano e come tali vanno fortemente sostenuti, potenziati ed adeguati alle migliori tecnologie al passo con i tempi. Rispetto allo scenario globale decisamente contratto, l’assemblea riunitasi concorda sulla necessità di fare fronte unico nell’ intraprendere ogni doverosa iniziativa, indispensabile alla salvaguardia della tenuta occupazionale di un comparto, quello chimico, tradizionale traino per l’economia del Paese.
L’assise cha conferito mandato ai propri organismi nazionali di farsi carico delle istanze presentate e, dunque, chiede di sollecitare con vigore la convocazione dei tavoli già aperti della chimica, del settore farmaceutico presso i ministeri competenti, chiedendo ove possibile la presenza della stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.