Autore: Attualità Cronaca IN EVIDENZA

Dignità istituzionale, Rossi «sfida» il cocainomane: deve dimettersi!

Metti che tu sia un tifoso dell’Happy Casa Brindisi e segua con attenzione le vicende politico-aministrative di Brindisi e, generalmente, le attività istituzionali del territorio. Metti che decida di andare in edicola per acquistare i due quotidiani locali. Metti che a pochi metri dall’edicola di fiducia lo sguardo cada sulle locandine che parlano di basket (Gazzetta del Mezzogiorno) e di cronaca (Nuovo Quotidiano). Sei sorpreso due volte: per la squadra del cuore, perché «scopri» che invece di giocare a Trento (secondo e ultimo recupero della fase regolare) la NBB venga dirottata a Trieste; per la dignità di questa città, perché scopri che nei palazzi del potere c’è l’ombra della cocaina … ed è bufera. Tutto nasce dal servizio di Gianmarco Di Napoli sul suo settimanale «Il 7» (venerdì 7 maggio 2021). Il titolo «Colletti bianchissimi» basterebbe per farsi una prima idea, ma in copertina la sintesi completa l’opera: «Tra i cocainomani intercettati mentre acquistavano le dosi da un pusher brindisino, anche un rappresentante istituzionale. Ma la sua confidenza con i criminali e la tossicodipendenza non ne hanno bloccato l’ascesa. A Brindisi tutto è ormai consentito». Naturalmente il collega non fa riferimenti personali e istituzionali, ma la caccia al cocainomane è aperta e tra i partecipanti, di fatto, c’è anche e soprattutto il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi il quale, ripresosi dal «pugno nello stomaco» provocato dalla lettura del giornale di Di Napoli, richiama tramite Facebook alcuni passaggi del servizio: «le intercettazioni, l’indagine del 2019, i rapporti di contiguità con esponenti di organizzazioni criminali dedite allo spaccio di stupefacenti, al fine di acquisire dosi di cocaina per uso personale. Non discuto – commenta il primo cittadino – le scelte personali ma quando queste implicano vicinanza e familiarità con quel mondo non si possono rappresentare le istituzioni. Auspico una riflessione sull’opportunità di proseguire con un incarico di rappresentanza del territorio, che su questo tema non può avere dubbi o incertezze. Le dimissioni sono l’unica strada per salvaguardare territorio ed istituzioni».

E tutti a chiedersi se il sindaco conosca il cocainomane «eccellente» e quindi sappia quale ruolo istituzionale ricopra, se il cocainomane verrà allo scoperto, confesserà tutto e si dimetterà. Il dibattito è aperto e si accettano scommesse! In tanti, dopo il post del sindaco, hanno detto la propria. Lo ha fatto anche Gabriella Ligorio, che un tempo ebbe modo di condividere l’impegno politico con Riccardo Rossi attraverso Brindisi Bene Comune. Abbiamo scelto la sua opinione: «È evidente che, da come scrive il sindaco e da alcuni commenti, si conosca il nome di questa persona. Allora mi chiedo, fa parte dell’amministrazione Rossi, è un membro del Consiglio comunale? Perché se così fosse condivido la riflessione, in caso contrario, appare il classico, giornaliero tocco di fioretto per personali antipatie che nulla hanno a che vedere con la città e che un sindaco non dovrebbe divulgare in veste istituzionale. Sindaco, è un consigliere? È un rappresentante in città di una partecipata? Chi è? Non può rivolgersi alla cittadinanza gettando sospetti e ombre e facendoci preoccupare o, peggio, scatenare da parte dei più, una caccia alle streghe». Più che una caccia alle streghe è una caccia … al cocainomane che, mentre scriviamo, è comunque al suo posto nell’istituzione che rappresenta. Sindaco, ma era proprio necessario che si sbilanciasse così? Che lanciasse dal Suo Palazzo la «sfida» alla figura istituzionale che (fatti suoi) ama la cocaina? Ha sentito il parere di qualche consigliere (non comunale) prima di scrivere? Il riferimento ai rapporti con «quel mondo» rende in qualche modo più digeribile e plausibile la sortita di Riccardo Rossi, ma per tutto il resto nutriamo fortissimi dubbi sull’opportunità della sua iniziativa social. Teniamo in archivio la locandina del Quotidiano (il servizio è di Roberta Grassi) … e per scaramanzia anche quella della Gazzetta sulla partita di stasera: naturalmente non si gioca nell’Allianz Dome della città giuliana, ma nella BLM Group Arena di Trento contro la Dolomiti Energia Trentino. Palla a due alle 20.30, con i biancoazzurri – condizione post Covid permettendo – che cercheranno di fare l’impresa dopo la sconfitta interna con Sassari. Alle prossime locandine, per lo sport e per la cronaca, istituzioni comprese!

Antonio Celeste

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