Autore: Attualità IN EVIDENZA

Dalla vertenzialità alle buone pratiche, esiti del convegno Spi-Cgil

La massima apertura della Asl di Brindisi alla proposta dello Spi Cgil di sottoscrivere un protocollo d’intesa per imporre alle RSA l’istituzione dei «Comitati di partecipazione» è stato il punto più alto della lunga mattinata dei lavori del convegno «La cura, dalla vertenzialità alle buone pratiche», svoltosi nella Sala Conferenze dell’AdSPMAM.
I Comitati di partecipazione sono un organismo di garanzia dei diritti degli utenti previsti dalla norma regionale, deputati a vigilare nelle RSA, strutture nella nostra ASL, tutte private accreditate, sulla tipologia di assistenza e cura che viene assicurata alle persone anziane, ma che nessuna RSA ha istituito finora. L’ok del management dell’Asl – rappresentato dal direttore generale Maurizio De Nuccio (foto sotto), dal direttore sanitario Vincenzo Gigantelli e dal direttore del Controllo di gestione Marcello Bacca – rappresenta solo uno dei tanti fronti su cui l’Azienda sanitaria è impegnata per ricostruire la Sanità pubblica nel territorio.

Incalzati dai segretari generali della Cgil di Brindisi Antonio Macchia e dello Spi Cgil Puglia Giovanni Forte sulle criticità cogenti – che hanno portato alla raccolta di circa 16mila firme in soli due mesi per risollevare le sorti degli ospedali del territorio – i rappresentanti della Asl hanno dimostrato una apertura all’ascolto e al confronto di idee sulle istanze rappresentate, che sono poi le urgenze maggiormente sofferte dalla popolazione brindisina.
A cominciare dal tema della ripartenza della Radiologia interventistica nell’ospedale «Perrino», le questioni trattate sono state tante: dal numero dei posti letto (complessivamente 265 in meno, ultimi in Puglia per rapporto ogni mille abitanti), all’edilizia sanitaria, alle liste d’attesa, al numero di medici e personale sanitario carente, che è pari al 40% in meno rispetto al fabbisogno, alle emergenze nei pronto soccorso, alla chiusura dei reparti negli ospedali, allo svuotamento dei consultori, all’assistenza domiciliare, alla medicina territoriale e di prossimità.
Il Management dell’ASL ha illustrato un piano di azione serio e credibile per iniziare ad affrontare i problemi avendo ben chiara una visione di quella che deve essere la sanità pubblica, la vicinanza al cittadino ed in particolare alle fasce deboli come gli anziani. Ringraziamo la Direzione dell’Asl per gli impegni concreti assunti per migliorare la situazione sanitaria del Brindisino, ormai in piena emergenza.

Il percorso intrapreso sembra quello giusto per garantire il diritto alla salute nel Sistema Pubblico. Un sistema che – come ha fatto notare il segretario Spi Cgil Puglia Gianni Forte – non può consentire, come si starebbe tentando di fare, di cedere al privato la gestione della gran parte delle prestazioni sanitarie e, addirittura, dei pronto soccorso. Il segretario generale della Cgil di Brindisi, Antonio Macchia, ha ribadito l’apprezzamento del lavoro che si sta facendo ma bisogna recuperare per Brindisi risorse economiche straordinarie e richiamare alle proprie responsabilità la Regione Puglia per aver penalizzato finora l’ASL provinciale. Un sistema sanitario pubblico e universale che – come ha ben descritto il segretario nazionale Spi Cgil Ivan Pedretti (foto sotto) – deve essere più vicino ai cambiamenti sociali in corso che fanno registrare che la popolazione italiana è sempre più vecchia e bisogna garantire l’adeguata protezione sanitaria e sociale. E questa non può venire dal privato perché non sarebbe in grado di garantirla. Per questo il sistema sanitario deve tornare vicino al cittadino, medici e personale sanitario devono essere assunti dal pubblico. In considerazione anche del secondo tema trattato, la nostra visione è per un Welfare inclusivo e solidale che metta al centro la persona nel proprio contesto di vita.

Infatti il filo conduttore dell’iniziativa è stata la «CURA», nel significato ampio del «prendersi cura» di qualcuno o di qualcosa, non solo la sfera della salute fisica ma il benessere psico-fisico di ogni persona che ha il diritto di vivere in salute in un complesso contesto di vita, fatto di spazi personali e pubblici, di relazioni, di occasioni culturali, sportive e ludiche, aspetti che devono essere curati, presi in carico da tutti quei soggetti che sono deputati a farlo, che hanno la responsabilità pubblica di farlo.
Nel secondo approfondimento si è parlato quindi di case popolari, oggetto di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico da fonti rinnovabili, per il benessere collettivo. Le informazioni sul «modello» Paradiso le hanno fornite il commissario straordinario dell’Arca Nord Salento Cosimo Casilli, il project manager Di.T.N.E. Angelo Colucci, e il segretario del SUNIA Marcello Petarra. Quest’ultimo ha evidenziato quanto ci sia ancora bisogno di alloggi pubblici, e per rispondere all’emergenza casa è fondamentale il ruolo che i Comuni possono giocare in materia di edilizia residenziale pubblica. Il Commissario Casilli ha parlato dell’ opera di riqualificazione, non solo strutturale ma anche sociale in corso al rione Paradiso.

L’Arca Nord Salento completerà l’80% dei lavori nei prossimi tre anni facendo del quartiere anche un «polo di attrazione» dal momento che questo processo ha fatto di Brindisi la capitale della Street Art in Italia. In questo contesto si inserisce anche l’importante opera del Distretto tecnologico nazionale dell’energia (Di-T.N.E.) che accompagnerà la nascita di una Comunità Energetica Rinnovabile consentendo un consistente abbassamento dei costi delle bollette per i residenti degli alloggi di edilizia popolare ma anche, nel prossimo futuro, per tutti i cittadini.
Michela Almiento – Segretaria gen.le Spi-Cgil Brindisi (foto)

Le immagini sono di Maurizio Matulli, che ringraziamo.

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