Nuovo intervento dei Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo (NIPAAF) del Gruppo di Brindisi su un cantiere abusivo, uno dei tanti che sorgono come funghi nelle periferie rurali del capoluogo. Questa volta il blitz dei Militari è avvenuto in contrada Formica, a ovest della città, dove non è passato inosservata un’ area recintata con muri in mattoni in cemento vibro-compresso alti circa due metri e rete metallica, ad occultare i lavori che si stavano svolgendo dentro il perimetro. All’esterno, naturalmente, nessun cartello di cantiere. I Carabinieri Forestali, insospettiti dal caso, analogo a tanti altri che vengono scoperti quasi ogni settimana, hanno fatto ingresso nell’area recintata, accessibile da un varco con cancello. Era presente il proprietario del fondo rustico (la zona è classificata come “agricola” dal piano regolatore), il quale non ha potuto esibire alcuna documentazione giustificativa dei lavori in corso.
Nel perimetro si stava di fatto realizzando un fabbricato, presumibilmente ad uso abitativo, di metri 10×5 e alto 2,5, suddiviso in 3 vani, con murature in mattoni di cemento. La struttura era già quasi completata, pronta per l’ installazione degli impianti elettrico ed idrico e l’ intonacatura. Il proprietario, nonché committente dei lavori, F.I. di anni 51, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per intervento edilizio in assenza del prescritto permesso di costruire, violazione prevista dall’art. 44, comma 1, lettera b), del Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 (“Testo Unico dell’Edilizia e dell’Urbanistica”); le pene previste per tale reato sono l’ arresto fino a 2 anni e l’ ammenda da oltre 5.100 a 51.000 euro. Consegue inoltre la pena accessoria della demolizione dell’immobile. Naturalmente, tutta l’ area di cantiere, della superficie di circa 6.800 metri quadri, è stata posta a sequestro preventivo, di iniziativa dei Carabinieri Forestali.