Sarà l’attore SERGIO RUBINI il narratore della Notte della Taranta in onda su RAI 2 il 28 agosto alle 22:50. Rubini condurrà i telespettatori di RAI 2 a scoprire la bellezza della pizzica che incontra i temi musicali proposti dal maestro concertatore Paolo Buonvino per la ventitreesima edizione dell’evento più atteso e amato dell’estate italiana. L’attore, regista e sceneggiatore pugliese che nel 1987 è stato scelto da Federico Fellini in Intervista (nel ruolo del suo alter ego da giovane), vincitore con la sua opera prima “La Stazione” del David di Donatello, sarà sul set di Melpignano per raccontare l’incontro della musica e della danza del Salento con le sonorità del mondo. Un viaggio di 90 minuti nella memoria della manifestazione che in 23 anni è riuscita a traghettare il ritmo ancestrale nella pizzica nella moderna forma di condivisione collettiva. Il popolo della Notte non crede più al leggendario morso della tarantola ma il ragno è diventato simbolo che crea un rituale nuovo e contemporaneo intorno alla divinità zoomorfa: la Taranta. “Nessuno esorcismo, spiega il direttore artistico della Fondazione Daniele Durante, semmai un rito adorcistico intorno al Dio che balla. Chi arriva a Melpignano o balla in casa non ha più bisogno di essere aggredito da un elemento esterno per condividere il rituale. Non c’è nel nostro tempo il dispositivo del tarantismo ma La Notte della Taranta è stato volano scatenante di un nuovo modo di concepire la musica e la danza del Salento e il Concertone è l’accensione del fuoco votivo di questo moderno raduno che si conclude ogni anno alle prime luci dell’alba. Nell’anno in cui siamo costretti a rinunciare all’energia del pubblico puntiamo ad un programma che contempla la mediazione di una voce narrante”. Un racconto firmato da Massimo Martelli (sue le ultime tre edizioni di successo del Festival di Sanremo e di Sanremo Giovani), già autore di “Che tempo che fa” e vincitore del FIPA al Festival di Cannes con il mediometraggio “Per non dimenticare” sulla strage di Bologna.
Tutti sul palco anche se rigorosamente senza pubblico, gli ospiti del 2020: Gianna Nannini, Mahmood e Diodato. Il maestro Paolo Buonvino, autore di celebri colonne sonore, dirigerà l’Orchestra Popolare della Taranta e la l’Orchestra Roma Sinfonietta. La regia dell’edizione 2020 del Concertone è affidata al genovese Cristiano D’Alisera, reduce dal successo della trasmissione “Danza con me” condotta dal ballerino Roberto Bolle. Non mancheranno sulla scena naturale dell’ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, le luminarie salentine di Mariano Light che dal 2012 caratterizzano il Concertone. Un reticolato di luci artistiche che si intrecciano con il progetto visivo del direttore della fotografia Marco Lucarelli. La scenografia curata da Giancarlo Sforza è minimalista, pensata per far emergere e mettere in evidenza i valori fondanti della taranta. La pedana circolare ricorda il tamburello, richiama il ritmo ancestrale di questa terra, dove l’installazione lignea è adagiata davanti al suggestivo scenario dell’ex Convento degli Agostiniani. In questa edizione particolare, dunque, a differenza del palco pop ci sarà un palco più lirico, teatrale, spiega Sforza, in cui attraverso il gioco di legni diversi, uno più pregiato e uno più semplice, si abbracciano i materiali, quasi a sugellare quell’incontro tra due orchestre, l’Orchestra popolare de La Notte della Taranta e l’Orchestra Roma Sinfonietta. La musica di Paolo Buonvino trascenderà il luogo simbolo della manifestazione per raggiungere, attraverso le straordinarie immagini dei fratelli Pisano girate tra le meraviglie di Puglia Montesantangelo (FG), Trani, Bari e Gallipoli, i luoghi dell’anima di migliaia di turisti che attendono di vivere la più bella Notte dell’estate 2020. Coordinatore esecutivo del programma è Massimo Bonelli, da diversi anni direttore artistico del Concertone del Primo Maggio. Media partner dell’evento è RAI.