Qualcuno a Palazzo di Città, avendo perso la speranza di connettersi agli innumerevoli problemi del territorio, nel goffo tentativo di accontentare le voglie del solito mini club di amici, reindossa il mantello verde del Paladino Ecologista e torna alla riscossa esattamente come un anno fa. Il Comune di Brindisi, con impudenza che speriamo non gravi alle già vuote tasche dei cittadini, arriva a concedersi un momento di arroganza giuridico-normativa e, nel nome del “ BENE NEL COMUNE”, da mandato con un atto di Giunta Comunale ad un Legale Esterno per impugnare dinanzi al competente Tribunale Amministr. Regionionale il Decreto Ministeriale del rinnovo AIA concesso dal Minist. della Transizione Ecologica a ENI VERSALIS nei mesi scorsi. GROTTESCA SCENEGGIATA DA SERVIRE AGLI INGENUI SEGUACI DELL’ EROE GREEN? O ennesimo ed inutile tentativo di infliggere una stangata al nemico giurato Petrolchimico di Brindisi – dal quale ha già ricevuto in un recente incontro presso Palazzo di Città da parte di VERSALIS adeguate rassicurazione circa la disponibiltà ad implementare il sistema di monitoraggio ambientale. Il risultato, temiamo, sarà solo quello di lacerare ulteriormente una città in totale abbandono , garantendo magari ad alcuni, forse anche tanti, il proprio comodo scranno per il resto di una Legislatura Comunale, funesta sicuramente per i Brindisini che per dimensione risulta essere inferiore solo a quella della pandemia da Covid-19. Tutto ciò accade mentre nei giorni scorsi , nel Quadrilatero Padano, FIOR di SINDACI DI MANTOVA , RAVENNA , FERRARA, VENEZIA in uno con gli ASSESSORI REGIONALI della LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA ,VENETO, con le varie Istituzioni, Associazioni di Categoria ed Organizzazioni Sindacali, al fine di scongiurare la progressiva dipartita di Eni Versalis dai propri territori, si sono attivati e hanno incontrato al MISE il suo Viceministro alla presenza anche della Sottosegretaria al MITE concordando di istituire un Tavolo Nazionale per il rilancio della Chimica del gruppo ENI in ITALIA e dei siti produttivi di VERSALIS, dichiarando di fatto una invidiabile Devozione Industriale. A Brindisi invece avviene l’esatto contrario. Infatti, incuranti dell’attuale investimento di oltre 100 Milioni di Euro con cui il Gruppo Eni incorona il sito Brindisino Fulcro Nevralgico delle proprie attività, il nostro Primo Cittadino con la sua Giunta ed il suo maggior rappresentante politico il Partito Democratico , con stupore del resto d’Italia, produce iniziative politiche , inspiegabili e paradossali, di vero e proprio incitamento all’abbandono da parte di grandi gruppi industriali . La Cisal Chimici, fortunatamente, tiene a segnalare come, nonostante le avversità estrinseche, il Polo Petrolchimico di Brindisi, abbia da giorni intrapreso le attività manutentive opportunamente programmate, sancite da un proficuo accordo di fermata Generale sottoscritto tra Azienda e Rappresentanze Sindacali Unitarie che, oltre gli equi riconoscimenti economici previsti, attraverso la netta intensificazione delle già efficaci misure anti-contagio, pone le centinaia di maestranze interessate nelle più agevoli condizioni lavorative possibili.
Massimo Pagliara – SEGRET. NAZIONALE SETTORE CHIMICO CISAL