La Storia è fatta di date e domenica 23 febbraio 2020 è una data che rimarrà nella storia: è il giorno in cui la luce degli schermi cinematografici si è spenta, assieme al fascio luminoso dei proiettori. Niente più locandine, strilli, anteprime, ospiti, presentazioni, tappeti rossi o prime visioni. Solo il buio. Ma ora, in attesa di notizie certe sulla riapertura dei cinema, è arrivato il momento di consegnare alla memoria un’altra data: quella di una piccola/grande rivoluzione sotto il segno dell’imprenditoria culturale. Un gruppo di esercenti (71, in questo momento) con la collaborazione di un gruppo di distributori ha infatti immaginato un nuovo orizzonte per le sale cinematografiche e per la proposta legata ai film di qualità. Una proposta che difenda la cultura del cinema in sala e si proietti, al tempo stesso, nel futuro, anche attraverso il web. L’idea può sembrare utopistica, forse, ma si basa su una missione concreta: portare avanti lo storico legame tra i cinema e i propri spettatori anche in questo momento di black out, superando l’antinomia atavica tra le sale e il web. Ed ecco, quindi, dal 26 maggio #iorestoinSALA: un progetto di cinema partecipato, una realtà, dove il cinema non si trasferisce sulla rete ma dove la rete diventa il cinema. Anzi: diventa la sala. Decine e decine di sale, quante sono le città che aderiscono al progetto e che si vorranno, via via, aggiungere. Perché il cinema senza i cinema non può esistere! E quando i cinema “fisici” verranno riaperti, #iorestoinSALA rappresenterà un completamento, un valore aggiunto, un’opportunità per vivere ancora di più il cinema.
SENSO DI IDENTITÀ – #iorestoinSALA è un organismo orizzontale e democratico. Non esiste una linea gerarchica, esistono soltanto l’amore per il cinema, la libertà dell’esercizio e una priorità: il dialogo con gli spettatori del proprio territorio. Ogni esercente avrà, in perfetta autonomia, la possibilità di scegliere la propria programmazione e potrà costruire il proprio percorso di approfondimento. Ogni singolo cinema comunicherà (attraverso i rispettivi siti, newsletter, social) ai propri spettatori la possibilità di acquistare biglietti per le sale virtuali direttamente sul proprio sito. Le sale rispecchieranno le capienze delle sale fisiche del cinema di riferimento. «Crediamo – sono parole degli esercenti – che tutto questo possa consentire allo spettatore di ritrovare quel senso di identità e comunità che caratterizzano il pubblico delle sale cinematografiche di qualità».
IL PROGETTO – #iorestoinSALA è un progetto partecipato di imprenditoria culturale, uno sforzo riuscito di democrazia all’insegna della libertà dell’esercizio e della volontà e necessità di partecipazione diretta di ogni singolo cinema. #iorestoinSALA è utilissimo come modello per le sale quando i cinema sono chiusi e utilissimo quando i cinema saranno aperti. Un ponte per il futuro. «La programmazione e la relazione tra le sale e il loro pubblico – spiegano, ancora, gli esercenti – sono al centro della nostra proposta. Le sale si sono unite per restituire allo spettatore il piacere di ritornare nel proprio cinema di riferimento. Il modello che difendiamo e che vogliamo portare online è quello della sala, permettendo ai singoli cinema disseminati sul territorio italiano (e solo ed esclusivamente ai cinema) di vendere un biglietto per la visione di un film da casa».
PRIMISSIME VISIONI – #iorestoinSALA, inizierà la sua programmazione con quattro film che rispecchiamo in toto il senso e la filosofia del progetto. Quattro film che nelle sale italiane di qualità avrebbero trovato un loro pubblico – se vi fossero potuti approdare! – e che lo troveranno ora nelle sale virtuali del nuovo circuito. Stiamo parlando di Favolacce dei Fratelli D’Innocenzo, premiato a Berlino con l’Orso d’Argento, lo struggente e nostalgico Tornare di Cristina Comencini, Georgetown, attesissimo debutto di Christoph Waltz dietro la macchina da presa, e In viaggio verso un sogno, gioiello indie con Shia LaBeouf firmato a quattro mani da Tyler Nilson e Michael Schwartz e considerato dalla critica americana uno dei dieci migliori film indipendenti dell’anno.
I CONTENUTI – Tra gli altri contenuti disponibili, un focus sul nuovo cinema coreano, Memorie di un assassino diretto dal premio Oscar Bong Joon-ho già regista di Parasite (sempre a proposito di Corea!) e, sul fronte italiano, La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Mattotti e Villetta con ospiti di De Matteo. Dalla Palestina arriva, invece, Elia Suleiman, regista di Il Paradiso probabilmente, e da Pechino Lulu Wang, regista della commedia-fenomeno The Farewell – Una bugia buona. Altra commedia da non perdere è Criminali come noi dell’argentino Sebastián Borensztein, mentre batte bandiera brasiliana La vita invisibile di Eurídice Gusmão di Karim Aïnouz. Chiudono questo primo elenco L’hotel degli amori smarriti di Christophe Honoré, un’intera sezione dedicata al maestro giapponese Ozu e alcune chicche del cinema (restaurato) delle origini da Chaplin a Buster Keaton ai quali la Cineteca di Bologna lavora da decenni. Sempre a Bologna si aggiungono Varda par Agnès (ancora inedito in Italia) capofila di una dedica in 5 film alla grande regista belga, e una selezione di titoli restaurati in collaborazione il World Cinema Project di Martin Scorsese. Quel cinema che lo stesso Scorsese ha definito “neglected”, cioè grandi film sconosciuti al grande pubblico, ma capaci di rappresentare uno spaccato storico ed estetico delle cinematografie “altre”, da quella africana a quella indiana. #iorestoinSALA permetterà, quindi, ai cinema, anche in una situazione di normalità, di proporre percorsi tematici e rassegne, con livestream o video preregistrati utilizzati come introduzioni da parte di critici cinematografici, registi e attori ai singoli film proposti.
APPUNTAMENTI SPECIALI – #iorestoinSALA permetterà alle singole sale di trasformare in eventi online le regolari presentazioni live di attori e registi. I primi saranno i fratelli D’Innocenzo, intervistati martedì 26 maggio da Paolo Mereghetti, Cristina Comencini e Cristiana Mainardi, intervistate giovedì 28 da Gianni Canova, Lorenzo Mattotti e Antonio Albanese, intervistati venerdì 29 da Gian Luca Farinelli. Le interviste “live” avranno inizio alle ore 20:00 a precedere lo streaming del rispettivo film delle 20.30. #iorestoinSALA permetterà, inoltre, alle singole sale di organizzare sul web quelle attività che non sempre si riescono a curare nei cinema. Ad esempio, la proiezione in sala del nuovo film di un grande autore potrebbe essere accompagnato – parallelamente – dalla rassegna online dei suoi film con introduzione, approfondimenti e chiacchierate sul tema.
DOVE? – Per lo spettatore cinematografico non cambierà nulla. Il luogo dove vivere le emozioni cinematografiche è sempre il proprio cinema del cuore. Lo spettatore acquisterà il biglietto dal sito internet del suo cinema di riferimento e a ogni spettatore sarà assegnato un codice che corrisponde al suo posto assegnato nella sala virtuale. Ogni sala del cinema avrà quindi un suo proprio corrispettivo virtuale con lo stesso numero di posti a sedere. I film verranno proposti con degli orari precisi in base a delle fasce orarie. Tutto questo sarà possibile grazie ad un accordo con MyMovies. Ogni cinema digitale simulerà la visione di un film in sala, con posti assegnati e streaming a orari prestabiliti. Sarà possibile vedere gli altri spettatori in sala, fare amicizia, conversare in chat con il vicino di poltrona e commentare il film.
COME? – Il servizio sarà accessibile dai seguenti dispositivi: TV – Windows 10 / 8.1 / 8 / 7 (Edge 81/80; Firefox 76/68; Chrome 81/75*) – Mac Catalina / Mojave / Sierra / El Capitan / Yosemite / Mavericks (Safari 13/10.1; Edge 81/80; Firefox 76/68; Chrome 81/75*) – iPhone 11 / 8 / XS / XR / 7 (12) / 6S (12) / SE (11) / 6 (11) (Safari) – iPad Pro / 7 / 6 / 5 / 7 (12) / 6S (12) / SE (11) / 6 (11) (Safari) – Android 10 / 9 / 8 (Chrome) – Chromecast (da Android, PC, Mac) – Apple TV (da iPhone, PC, Mac) *scelta consigliata
UN ANTIDOTO AL BUIO – «La nostra priorità – concludono gli esercenti di #iorestoinSALA – continua ad essere la possibilità di ritornare ad accogliere il pubblico nel nostri locali, ma in attesa di poter garantire le massime condizioni sanitarie, abbiamo voluto ritrovare i nostri spettatori. In questo black out sociale che ha inghiottito tutto e tutti, il cinema non smette di rappresentare una delle migliori oasi di resistenza: il cinema e la sala sono cultura e mai come oggi, qualsiasi presidio culturale può rappresentare una via d’uscita dall’isolamento. Il cinema e la sala sono oggi più che mai gli antidoti al buio». Sì. Senza i cinema ci sarebbe meno luce. E allora teniamole accese, queste luci, proprio come ha fatto il grande Guido Scarabottolo nell’illustrazione che accompagna il viaggio tutto italiano di #iorestoinSALA.