Cgil-Cisl-Uil reputano la gestione del welfare locale dell’Ambito territoriale di Brindisi, che comprende il comune capoluogo e quello di San Vito dei Normanni, caratterizzata da una resistenza quasi preconcetta al confronto democratico e, dunque, alla partecipazione sociale, quasi che il dialogo con i sindacati confederali maggiormente rappresentativi sul territorio sia da considerarsi una sovrastruttura. E’ un fatto, invece, che l’attuale momento storico, caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti ricadute negative di ordine sociale, economico-produttivo, occupazionale, dovrebbe sollecitare la ricerca di un confronto serrato tra istituzioni, enti territoriali di servizio e rappresentanza sindacale, a fronte di appalti in scadenza, di un Piano sociale di zona già prorogato a fine 2020 e di un bilancio economico e sociale mai discussi. Eppure i Presidenti dell’Ambito, i Sindaci di Brindisi e di San Vito dei Normanni, probabilmente presi da soverchi impegni istituzionali, hanno dato l’impressione finora di sconfessare la ricca produzione legislativa regionale, nazionale e tutta una serie di Direttive europee, che da tempo assegnano valore, merito e risorse finanziarie alle scelte compiute in tema di politiche sociali se, però, assunte in stretto raccordo con Cgil Cisl Uil e con le rispettive Federazioni di categoria, firmatarie anche di accordi nazionali. La pandemia non può continuare ad essere invocata come causa per sottrarsi al confronto che, viceversa, è l’unica via per sottrarre il welfare dal cappio dell’attuale crisi economica, preservando la qualità e la quantità dell’offerta sociale e, conseguentemente, i posti di lavoro correlati. Per Cgil Cisl Uil è esercizio di responsabilità affermare il proprio diritto di rappresentanza sociale avendo come obiettivo la corretta gestione dell’Ambito territoriale di Brindisi; è anche per questo che, con altrettanta convinzione, rilanciano al sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e alla neoeletta sindaca di San Vito dei Normanni Silvana Errico, l’invito formale a non sottrarsi al loro specifico diritto-dovere di negoziare e di rendere esigibili le risposte sollecitate in ragione dei variegati bisogni sociali del territorio e legittimamente rivendicate a nome di lavoratori, pensionati, persone non autosufficienti e dalle rispettive famiglie.
Cgil-Cisl-Uil: «L’ambito sociale di Brindisi assicuri partecipazione»
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