Il Centro Ebraico di Cultura «Torah veZion» di Brindisi (ancora senza sede) ricorda che sono trascorsi oltre 100 giorni dal più imponente massacro di ebrei dopo la Shoah. Nel silenzio di tanti e con la complicità ideologica di non pochi. Un grande amico di Israele e del popolo ebraico, il reverendo Martin Luther King, prima di essere assassinato, ebbe a dire: «Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi, è l’indifferenza dei buoni». Solo oggi, 18 gennaio, il Segretario Generale dell’Onu si è degnato di ricevere un gruppo di rapiti liberati dai terroristi e con loro una delegazione di parenti dei ben 136 ebrei ancora prigionieri nelle oscure segrete sotterranee di cui è disseminata la Striscia di Gaza. Soltanto ieri sono stati presi in consegna dalle belve nazistoidi di Hamas i medicinali destinati a curare le persone malate tra i 136 rapiti. Senza che la Croce Rossa Internazionale possa andare a visitarli ed a controllare le effettive loro condizioni di salute. Infatti, i criminali che li detengono hanno posto come condizione preliminare per la consegna dei medicinali che la Croce Rossa sia esclusa addirittura dalla trattativa.
Mentre proseguono le manifestazioni di antisemitismo nelle principali Università europee e statunitensi, pilotate da docenti-cattivi maestri che impongono la cessazione delle collaborazioni con le Università israeliane e con le Università ebraiche internazionali. In questo quadro fosco e pericoloso per le libertà di tutti, non solo per gli ebrei, ma proprio per tutti come dimostrano le incursioni dei pirati Houti contro la libertà di navigazione, il commercio internazionale e la stabilità dei prezzi di importanti materie prime (gas e petrolio). Per tacere delle aggressioni sempre più violente e senza controllo dell’Iran (letteralmente: «lo Stato degli ariani»). Dopo aver colonizzato il Libano tramite le milizie naziste Hezbollah da qualche giorno bombardano il Kurdistan, la Siria, l’Iraq ed il Pakistan. Ma oggi è anche il primo compleanno di Kfir Bibas (foto), rapito il 7 ottobre 2023 dai macellai giunti da Gaza. Kfir è stato rapito con il fratellino Ariel di 4 anni e con i loro genitori. A fine novembre le belve hanno annunciato che i fratelli Bibas sarebbero morti. Ma non hanno mai fornito la prova di tanto. Anzi, terroristi catturati smentirebbero tale crudele menzogna. Kfir è vivo e la speranza di liberarlo è anch’essa viva e si rafforza giorno dopo giorno. I terroristi ed i loro complici e mandanti possono uccidere le persone ma non la Speranza!
BUON COMPLEANNO KFIR! Il tuo prossimo compleanno lo festeggeremo tutti insieme.
Centro Ebraico di Cultura «Torah veZion» di Brindisi
Centro Ebraico di Cultura di Brindisi: «Buon compleanno Kfir!»
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