Le dichiarazioni di Pasquale Luperti sono solo spazzatura e rappresentano un becero e volgare tentativo di screditare il mio impegno politico con metodi che si appartengono alla peggiore sub cultura sessista. Il rapporto professionale tra la BMS e mia moglie risale al lontano 2016, epoca in cui la mia candidatura a Sindaco non era neppure vagamente immaginabile. In quell’anno, la BMS intese istituire, come tutti gli enti pubblici, una lista di avvocati e tramite l’Ordine di Brindisi, come sempre avviene in questi casi, ne diede diffusione agli iscritti.
Mia moglie inoltrò domanda e fu incaricata di rappresentare e difendere le ragioni della società in un delicato giudizio che si concluse favorevolmente per la partecipata.
La relazione professionale con la BMS, dunque, origina diversi anni orsono ed insinuare che la permanenza del rapporto fiduciario vada ricercata non nel positivo risultato ottenuto, bensì nel maldestro tentativo di condizionare la mia attività politica di opposizione all’amministrazione Rossi in un momento storico particolarmente delicato per la Giunta, non è fantapolitica, ma una vera e propria follia di chi, evidentemente a corto di argomenti, è aduso a gettare discredito sulle persone.
È comprensibile che Luperti non abbia ancora digerito il rospo della sua mancata candidatura a consigliere comunale nella tornata elettorale del 2018 allorché egli fu destinatario di un provvedimento della Procura di Brindisi e di una perquisizione della sua abitazione da parte della Digos.
È anche comprensibile la frustrazione che quella mancata candidatura gli è valsa il titolo di “ex”, il solo di cui Luperti tutt’oggi possa fregiarsi, essendo, peraltro, sfumata la sua malcelata velleità di un posto in lista alle scorse regionali.
Ciò che davvero risulta disgustoso è il tentativo di ritagliarsi una visibilità politica, accreditandosi disperatamente quale vero oppositore di Rossi, gettando fango sulla mia famiglia per un like in più sui social.
È evidente a tutti che Luperti è alla ricerca un nuovo posizionamento politico, ma il consenso si costruisce con proposte credibili, non insinuando sospetti su persone perbene.
In questi anni di consiliatura, la mia azione politica è sempre stata trasparente e particolarmente critica nei confronti della maggioranza, incapace di attuare il programma presentato in campagna elettorale. Dalle opere portuali rimaste incompiute, alla mancata adozione degli strumenti di pianificazione per finire alla pantomima del CIS, le aspre censure che costantemente ho rivolto all’inconcludenza dell’azione amministrativa della giunta Rossi sono sotto gli occhi di tutti.
Da ultimo, la vicenda della non approvazione dello schema di bilancio mi ha visto in prima linea nella richiesta di commissariamento e di dimissioni del Sindaco.
Così come pura follia è immaginare un accordo politico tra Forza Italia ed il PD.
Luperti, infatti, fa finta di non sapere che proprio per i miei attacchi politici serrati ho rimediato una querela da parte di Rossi e che solo pochi giorni addietro analoga iniziativa il segretario cittadino del PD ha preannunciato di voler adottare nei confronti di Forza Italia per la vigorosa azione di contrasto posta in essere proprio nei riguardi della sezione brindisina del partito di Zingaretti.
Stia tranquillo Luperti perché io continuerò pervicacemente nella mia azione politica di opposizione all’amministrazione Rossi non facendomi imbavagliare da nessuno, men che mai da rozze illazioni circa la sussistenza di fantomatiche ragioni di opportunità che mi inducano a non dare seguito in piena autonomia al mandato ricevuto dai cittadini.
Ed allora le dichiarazioni infamanti di Luperti altro non sono che un subdolo e disperato tentativo di chi tenta di fare capolino dallo sgabuzzino politico nel quale si trova ad essere relegato.
Avv. Roberto Cavalera – Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Brindisi