Prende avvio il progetto “Casa degli Aquiloni”, nato dalla collaborazione tra Caritas diocesana e Associazione Migrantes Brindisi, e in parte finanziato con i fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica. Il progetto vuole provare a dare delle risposte concrete all’emergenza abitativa che tocca tanti migranti, partendo da un’esperienza di accoglienza e condivisione già in atto dal 2017, quella appunto della Casa degli Aquiloni. Il progetto, che avrà la durata di circa un anno, si pone una serie di obiettivi specifici: implementare la Casa degli Aquiloni fornendo un apporto nuovo alla sensibilizzazione della città e della diocesi sul tema dell’emergenza abitativa; accompagnare e sostenere gruppi di persone disponibili ad impegnarsi in prima persona nella generazione di nuove esperienze di accoglienza; creare un “Osservatorio”, un laboratorio che possa costantemente monitorare la situazione della città, cogliere i bisogni più urgenti, condividere buone prassi esistenti per diffondere la cultura di un’accoglienza sempre volta a favorire la realizzazione del proprio personale, unico e irripetibile progetto di vita. Per don Andrea Giampietro, direttore della Caritas diocesana di Brindisi-Ostuni, il progetto è un’opportunità, “perché mira all’integrazione degli stranieri nel contesto locale, andando oltre le consuete forme di assistenzialismo. Spesso – continua don Andrea Giampietro – siamo vittime del pregiudizio o della paura dello straniero: entrambi possono essere superati solo conoscendo direttamente chi chiede aiuto. La “Casa degli Aquiloni” è un’occasione per aprirsi a una forma di volontariato che vada oltre l’assistenza materiale; inoltre, attraverso l’osservatorio, ne potranno giovare anche le istituzioni locali, per fare interventi mirati per il bene di tutti i cittadini”.
“È con orgoglio e con gioia che ci apprestiamo a presentare l’esperienza della Casa degli Aquiloni”, afferma Sabina Bombacigno vice presidente dell’associazione Migrantes. “Dal 2017 ad oggi più di 50 migranti hanno potuto trovare nella nostra casa un riparo, un’ospitalità o una residenza grazie alla quale poter rinnovare i propri documenti, un gruppo di volontari con cui condividere il cammino. Insieme gestiamo la struttura, insieme individuiamo i percorsi da compiere per la realizzazione di sé, insieme troviamo le soluzioni ai problemi quotidiani, affinché ad un certo punto del cammino ciascuno possa essere in grado di continuare il proprio percorso da solo. Casa degli Aquiloni è una sfida ai luoghi comuni e si rivela ogni giorno un’esperienza avvincente e vincente. Disseminandola ci auguriamo che possa diventare generativa di un’accoglienza diffusa, inclusiva e di autentica promozione umana”.