Aveva limitato la libera fruizione del mare e della spiaggia da parte dei cittadini occupando abusivamente, con un consistente numero di attrezzature balneari, circa 300 metri quadrati di spiaggia non in concessione: denunciato gestore dello stabilimento. A conclusione di un’attività d’indagine, nella mattinata odierna, i militari della Sezione Polizia Marittima della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi, sono intervenuti presso il litorale del Comune di Fasano provvedendo a sgomberare l’area demaniale marittima illecitamente ed arbitrariamente occupata e a restituirla alla libera fruizione da parte di bagnanti e turisti. Dal raffronto incrociato dei rilievi eseguiti e delle autorizzazioni di cui il concessionario era in possesso, l’area oggetto dell’abuso è risultata essere estesa per circa 300 metri quadri rispetto a quella legalmente concessa, occupando tra l’altro la fascia di battigia – ampia non meno di 5 metri – destinata esclusivamente al libero transito. La porzione di spiaggia non in concessione era stata occupata abusivamente con il posizionamento di ben 30 ombrelloni e 50 lettini; il concessionario è stato deferito a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria per le violazioni riscontrate.
L’attività si inserisce nel contesto dell’operazione “Mare Sicuro 2020” che vede impegnati le donne e gli uomini della Guardia Costiera in mare e a terra, su tutto il territorio di competenza della Capitaneria di Porto di Brindisi, allo scopo di assicurare la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza di bagnanti e diportisti, la tutela dell’ambiente marino e costiero e, più in generale, di garantire sempre più elevati standard di sicurezza nel settore turistico-balneare e scongiurare ogni forma di abusiva occupazione in danno della collettività.
La Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Brindisi è attiva ininterrottamente, 24 ore su 24, e può essere contattata telefonicamente al numero 0831521022 o all’indirizzo e-mail cpbrindisi@mit.gov.it, mentre, per le sole emergenze in mare, attraverso il “Numero Blu” 1530.