La Camera di Commercio di Brindisi ha approvato il bilancio consuntivo 2020 dal quale emerge il buono stato di salute dell’Ente. Dalla gestione commissariale emerge infatti un avanzo pari a oltre 500 mila euro. Un punto di partenza importante in vista dei progetti camerali dell’immediato futuro a sostegno delle imprese del territorio provinciale e in vista, soprattutto, del futuro della stessa Camera di Commercio di Brindisi. “Con l’approvazione del bilancio si pone un tassello importante – commenta il commissario straordinario Antonio D’Amore– intanto perché ha una solidità tale da poter affrontare situazioni difficili e poi perché la stabilità finanziaria è una delle caratteristiche sulle quali si punta per salvare l’ente”. A proposito di risorse per la vita dell’ente, è bene ricordare, invece, che la riforma Renzi contemplava un taglio del 50% dei fondi alle Camere di Commercio nonostante la struttura fosse inalterata. Per questo molte Camere di Commercio hanno dovuto accorparsi tra loro per superare deficit di bilancio strutturali. “Noi invece – spiega ancora D’Amore – abbiamo un equilibrio di bilancio che non solo quest’anno viene confermato, ma viene addirittura integrato da un risultato straordinario di ulteriori 390 mila euro che portano l’utile dell’ente camerale a 500 mila euro. Un bilancio ancora più importante se si considera la voce “bandi”, dal momento che durante il 2019/2020, in piena crisi pandemica, sono stati messi sul tavolo diverse centinaia di migliaia di euro per le aziende”.
Sono stati, infatti, pubblicati tre bandi speciali con finanziamenti fino all’80% a fondo perduto in un momento in cui, inoltre, la Camera è stata attiva sul dei servizi alle imprese con particolare attenzione ai marchi e brevetti e all’alternanza scuola lavoro. “Noi continueremo a sostenere le aziende. A luglio faremo l’assestamento del bilancio che permetterà di liberare risorse da dare alle aziende – conclude il commissario D’Amore – ma questa situazione di bilancio è il presupposto sulla base del si sta costruendo una proposta di emendamento alla riforma di accorpamento che salvi proprio quelle Camere che dimostrino di essere vitali e sane”