«Dobbiamo riscoprirci comunità e fare della solidarietà il motore del nostro sviluppo». Così il Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice nel corso dell’evento che si è tenuto oggi online per gli auguri di buone feste a docenti, personale e studenti e a tutto il territorio salentino. Coordinato dal professor Stefano Cristante, l’incontro ha visto la partecipazione del Direttore Generale Donato De Benedetto, l’intervento musicale degli artisti Redi Hasa e Rocco Nigro e le letture di alcune poesie di Vittorio Bodini a cura di Simone Giorgino. Gli auguri delle comunità religiose sono stati portati con messaggi dell’Arcivescovo di Lecce Michele Seccia, del Rabbino della comunità ebraica di Napoli e del Sud Italia Ariel Finzi e dell’Imam della Moschea di Lecce Saifeddine Maaroufi. Sono quindi stati trasmessi gli auguri della Presidente della Consulta del personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo Francesca Gigante, della studentessa Serena Grasso, del Presidente Consiglio degli Studenti UniSalento Luca Iacono, della Prefetta di Lecce Maria Rosa Trio, dei Sindaci di Lecce e Brindisi Carlo Salvemini e Riccardo Rossi, del Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, della Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone.
Con un messaggio a sorpresa, ha augurato buone feste alla comunità accademica l’attrice premio Oscar Helen Mirren, nuova “Ambasciatrice” dell’Università del Salento. In queste ore, infatti, l’Ateneo ha nominato i suoi nuovi “Ambasciatori”: si tratta di un riconoscimento che viene attribuito per segnalare personalità attive nell’impresa, nella ricerca e nella cultura che hanno fatto dell’innovazione e dell’internazionalizzazione le chiavi del loro impegno quotidiano, capace di valorizzare e promuovere competenze umane e risorse materiali. Compito degli Ambasciatori è favorire la conoscenza dell’Università del Salento e delle sue iniziative presso Istituzioni, Enti e organizzazioni interessati a forme di collaborazione e contatto con l’Ateneo, sia a livello nazionale che internazionale. Oltre a Helen Mirren, i nuovi ambasciatori sono la general manager Antonella Ambriola, il ricercatore Mauro Zammarano, gli imprenditori Luca Trombi e Antonio Quarta, la giurista Jane Carol Ginsburg e il cantautore Diodato. Sono infine intervenuti in video personalità vicine all’Ateneo e Ambasciatori UniSalento: Giovanna Caretto, Dirigente Liceo “De Giorgi” Lecce – Liceo “Ambasciatore UniSalento”; Raffaele Casarano, musicista, Ambasciatore UniSalento; Giuseppe De Tomaso, Direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”; Salvatore Farina, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano; Barbara Prinari, matematica, Ambasciatrice UniSalento; Claudio Quarta, imprenditore vitivinicolo, Ambasciatore UniSalento; Beatrice e Ludovica Rana, musiciste; Claudio Scamardella, Direttore di “Nuovo Quotidiano di Puglia”; Donato Scolozzi, Partner KPMG HealthCare & LifeSciences, Ambasciatore UniSalento; Sergio Strazzella, Amministratore unico Asepa Energy srl – azienda “Ambasciatrice UniSalento”; Angelo Turco, geografo, Ambasciatore UniSalento; Frank Vitucci, head coach Happy Casa Brindisi; Edoardo Winspeare, regista, Ambasciatore UniSalento; Roberto Zaccaria, Presidente Consiglio italiano per i Rifugiati, Ambasciatore UniSalento.
«A dispetto delle apparenze, la prospettiva di sviluppo per il nostro territorio – e non ne parlo in termini meramente economici – è molto più legata alla nostra volontà che a fattori esterni a essa», ha sottolineato il Rettore Fabio Pollice, «Molti legano il nostro futuro alle risorse che arriveranno dall’Europa, ma in realtà dipenderà assai di più dal nostro impegno, determinazione, capacità di metterci al servizio gli uni degli altri, anteponendo gli interessi collettivi a quelli individuali. “Più cooperazione e meno competizione”: questo dovrebbe essere il motto da porre a base del nostro progetto per gli anni a venire. Il capitale sociale a cui i territori attingono per sostenere i processi di sviluppo endogeno e autocentrato è alimentato dalla fiducia reciproca, e questa non può che nascere da comunità coese e solidali. Come Università abbiamo un ruolo fondamentale: quello di costruire le basi culturali per rendere possibile questo salto di prospettiva. Possiamo e dobbiamo farlo tanto nella ricerca quanto nella didattica. Attraverso la ricerca dobbiamo contribuire alla costruzione delle basi etiche ed ecologiche del futuro, elaborando risposte tempestive, efficaci e sostenibili alle esigenze dell’umanità, mettendo sempre la scienza al servizio dell’uomo e mai viceversa. Attraverso la didattica dobbiamo formare professionalità che possano concorrere a migliorare le organizzazioni nelle quali operano o andranno a operare, investendo non solo sulle loro competenze tecniche, ma anche sulle loro qualità umane, consci dell’importanza che queste ultime rivestono nella costruzione di una società solidale. Dobbiamo supportare la comunità di cui siamo parte, promuovere reti di collaborazione, favorire processi traslazionali non solo relativamente ai risultati della ricerca scientifica, ma anche con riferimento ai valori culturali, etici, ambientali, perché questi sono ancor più determinanti per lo sviluppo delle nostre comunità. Ci lasciamo alle spalle un anno difficile, consci che le difficoltà che lo hanno caratterizzato non sono superate e che occorrerà un impegno corale per uscire dalla crisi economica, ma l’aver dimostrato, a noi stessi prima ancora che agli altri, di essere un Ateneo reattivo e innovativo, capace di rispondere in maniera tempestiva ed efficace a una situazione che mai si era verificata prima, l’aver recuperato la fiducia del nostro territorio, a partire da quella dei suoi studenti e delle loro famiglie, l’aver visto consolidarsi il senso di appartenenza in ciascuno di noi, tutto ciò non può che darci fiducia e rafforzarci nel convincimento che per quanto la strada possa essere in salita, abbiamo le capacità per percorrerla e per raggiungere nuovi e più ambiziosi traguardi».