Non si può che comprendere il disagio di tante famiglie, anche qui in Puglia, davanti all’incertezza e ai rinvii decisi in extremis delle aperture delle scuole. Significa mettere in difficoltà non solo ragazze e ragazzi, ma anche i propri genitori, già stremati da
mesi di difficoltà. Quello che abbiamo alle spalle è però un periodo di festività i cui effetti oggi non possiamo conoscere. Non sappiamo cosa sia accaduto nelle case degli italiani in queste settimane, quanti e quali assembramenti ci siano stati e a quanti e quali focolai porteranno. Per scoprire se queste vacanze abbiano innescato nuovi contagi, proprio i prossimi giorni saranno cruciali. E se così dovesse essere, se a decine di migliaia incubiamo in questo momento il virus senza saperlo, non ci sarebbero misure di sicurezza nelle aule o nei trasporti, né screening o altro, tali da impedire un’ulteriore diffusione. Il virus, purtroppo, soprattutto fra i più giovani è più insidioso perché da pochissimi sintomi. E quando ci si accorge di un focolaio vuol dire che ormai il contagio è già andato fuori controllo. Possiamo correre questo rischio? Credo di no. Anche perché la prima conseguenza sarebbe, a quel punto sì, una nuova, immediata e più lunga chiusura delle scuole. Alle porte dell’Italia c’è una terza ondata che sta mettendo in ginocchio Paesi di primo piano come Germania e Regno Unito. Dove non solo le scuole sono state chiuse, ma anche gli esami già da ora quasi certamente annullati. Inoltre, mentre la seconda ondata è partita con ospedali e terapie intensive quasi vuoti, una terza partirebbe già da una situazione di crisi. Insomma: mai come nei prossimi giorni la cautela sarà davvero vitale.
Maurizio Bruno – Consigliere Regionale della Puglia (gruppo consigliare PD)