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Brindisi vista da Roma / Tanti turisti in città ma si deve fare di più

La stagione estiva appena conclusa si è caratterizzata per una significativa presenza di turisti in città. Chiunque, in queste afose serate estive, si è incamminato per una passeggiata o una cenetta in centro – rigorosamente armato di prenotazione – si è potuto imbattere in piccoli grandi gruppi di forestieri. Tanti stranieri, specie da Francia e nord Europa, e molti ragazzi del nord Italia. In quest’ultimo caso quest’anno si è registrato un fenomeno particolare: numerose comitive di giovani – ma non solo – convinti dai prezzi più convenienti e dalla posizione strategica del capoluogo brindisino, hanno scelto di fare base in città per poi muoversi in giro per il Salento e la Valle d’Itria. Un fenomeno che va letto comunque positivamente perché porta movimento e risorse alla città, ferma restando l’ambizione di caratterizzarsi sempre più come una meta in cui venire e rimanere, gustandosi le diverse proposte del territorio. Per alimentare questa speranza serve sicuramente favorire tutta quella serie di iniziative capaci di creare movimento e attirare visitatori: festival culturali, concerti, sagre, eventi sportivi, serate nei locali ecc.A esser sinceri. proprio su quest’ultimo punto non si è visto granché: condizionati dalle norme anti-movida, scattate a inizio estate, i locali non hanno potuto garantire sempre serate all’altezza del un centro storico di un capoluogo. Niente Dj nelle piazzette, niente musica live, se non durante i weekend e con orari limitati. Una condizione che ha svilito un po’ la movida estiva nelle zone dei pub più noti, dove spesso – perfino ad agosto – nei giorni settimanali vi è stato troppo poco movimento. In tanti hanno preferito spostarsi sulla costa o, perché no, in altre località della provincia, dove la musica per strada sembra essere più tollerata e dove numerosi sono stati gli eventi gratuiti con nomi di grido. Da noi, i due grandi eventi estivi, seppur riuscitissimi e organizzati in un luogo magico come l’ex capannone Montecatini, sono stati entrambi a pagamento. E forse su questo si poteva fare di più, regalando qualche serata speciale e gratuita a tutta la città.

Lasciando il centro storico, il vero salotto estivo è diventato il lungomare Regina Margherita, ricco di localini e attrazioni. Anche in questi giorni, con la festa dei Santi Patroni, saranno diverse le iniziative che si svolgeranno in riva al mare, volute dall’Amministrazione. Proprio sulle banchine anche questa estate il teatro naturale della scalinata virgiliana ha accolto numerosi eventi, confermandosi un luogo magico. Che peccato, però, vedere sullo sfondo quelle Colonne così poco illuminate. La costante penombra dei monumenti ha caratterizzato tutte le zone turistiche della città: dal Castello Alfonsino, totalmente spento e non visibile – come ci eravamo abituati a vedere negli ultimi anni dal centro città – al parco archeologico di San Pietro degli Schiavoni, che nelle ore di chiusura alle visite scompariva in un profondo e inquietante buio, lasciando interdetti i tanti turisti che passeggiavano vicino al Nuovo Teatro «Verdi». Ma la penombra ha colpito anche il Lungomare, dove i faretti delle palme risultano quasi tutti guasti e dove molti palazzi – compreso l’hotel più famoso della città – quest’estate hanno spento le loro facciate, di solito illuminate con cura.

A proposito del nostro bellissimo lungomare, tanti forestieri hanno apprezzato l’attenzione nell’arredo dei locali: dai ristoranti fino ai «paninari», con particolare dedizione nella scelta di tavoli, dehors e moderne strutture in vetro. Un po’ più di riguardo, però, dovrebbe essere dedicato al resto della strada. Una delle cose che colpisce di più è la facilità con cui vengono spostati i blocchi bianchi di marmo, spesso rimossi per parcheggiare auto private – specie verso piazzale Lenio Flacco – o per far accostare i furgoni durante gli eventi.  Vedere questa lunga colonna di blocchetti disallineati è a dir poco tragicomico. Così come vedere cestini e cassonetti sparsi senza ordine lungo la strada appare poco decoroso per un lungomare potenzialmente bellissimo come il nostro. Parliamo di una zona che estate dopo estate si arricchisce di nuove attività e che si conferma lo spazio ideale per concerti, presentazioni di libri, eventi religiosi, sportivi e tanto altro. Anche per questo, mi chiedo ancora una volta se non sarebbe utile – d’estate – riaprire anche un piccolo angolo informativo per i tantissimi visitatori di passaggio sul lungomare. Proprio laddove vi è – appunto – la «Casa del turista», che in queste sere era invece tristemente spenta. In qualunque cittadina turistica pugliese gli infopoint sono aperti anche la sera e si trovano nelle vie più frequentate. Sempre in attesa che quello della Regione Puglia, posto sotto la stazione Marittima, accanto ai giardinetti, possa diventare finalmente operativo. Ad oggi mancano perfino gli orari all’esterno.

Andrea Lezzi (Rubrica BRINDISI VISTA DA ROMA – Agenda Brindisi 2 settembre 2022)

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