La Polizia di Stato, al termine dell’incontro di calcio Brindisi-Taranto disputatosi domenica scorsa, ha evitato il contatto diretto tra le opposte tifoserie, arrestando tre supporter della compagine jonica e denunciandone cinque, di cui quattro della squadra locale. Difatti, al termine della partita, conclusasi con la sconfitta del Brindisi, il Responsabile del servizio di ordine pubblico, in linea con le disposizioni del Questore Giampietro Lionetti, ha scortato un gruppo di tifosi ospiti che viaggiava a bordo di una cinquantina di autovetture fino all’uscita della città, garantendo, altresì, dei presidi nelle aree di maggior transito. Un primo gruppo di tifosi tarantini superava l’intersezione tra la SS379 e la SS7 senza alcuna conseguenza, mentre il restante corteo, giunto a quella rotatoria, arrestava la marcia creando problemi alla circolazione stradale con lanci di bombe carta e fumogeni. Lo schieramento delle pattuglie della Questura e del contingente del Reparto Mobile di Taranto è stato immediato, consentendo di disperdere i facinorosi.
I poliziotti della DIGOS e dell’UPGSP riuscivano a bloccarne quattro che avevano raggiunto una stazione di servizio poco distante, rinvenendo a bordo del veicolo bombe carta e oggetti atti ad offendere. Tre di essi, già colpiti da DASPO – provvedimento amministrativo applicato a soggetti segnalati per aver provocato o partecipato a disordini nel corso di manifestazioni sportive -, venivano arrestati e il quarto deferito in stato di libertà. Allo stesso tempo, altre pattuglie della Polizia di Stato, notata la presenza di un gruppo di ultras locali all’inizio di via Appia pronti a scontrarsi con i tifosi jonici, intervenivano immediatamente inducendo i brindisini a disperdersi. Nella circostanza quattro di essi, tra cui un minorenne, sono stati denunciati in stato di libertà per oltraggio e resistenza a P.U., per aver insultato e oltraggiato i poliziotti che li avevano trovati in possesso di oggetti utilizzabili come corpi contundenti. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro da personale della DIGOS che provvederà, nei prossimi giorni, ad inoltrare alla Divisione Polizia Anticrimine le richieste per l’aggravamento del DASPO per chi ne era già gravato e l’avvio del procedimento per i restanti denunciati. Quanto avvenuto nella serata di domenica scorsa non può, di certo, essere ricondotto ai valori dello sport rappresentati in primis nel rispetto dell’avversario e nell’accettazione della sconfitta. Peraltro, le stesse famiglie che frequentano lo stadio hanno fortemente stigmatizzato l’accaduto.
Foto: fonte Nuovo Quotidiano di Puglia