Musica, mostre, degustazioni, presentazioni di libri, fumetti, masterclass, talk, video mapping, installazioni artistiche, attività sportive, passeggiate ed escursioni per la prima edizione del festival «Brindisi! Appia – Vino – Mare» che da giovedì 29 giugno a domenica 2 luglio si tiene nel centro storico, sul lungomare e nelle acque del porto di Brindisi. Tutti i dettagli del programma sono stati illustrati nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna.
L’idea del festival nasce con l’intento di promuovere la città e l’antica Via Appia, che partendo da Roma concludeva proprio a Brundisium il suo percorso, valorizzando la tradizione vitivinicola e gastronomica, la cultura del territorio e il mare in chiave creativa e innovativa. Il programma è frutto del coinvolgimento di istituzioni, associazioni e realtà brindisine in un processo partecipato. Venerdì 30 giugno sul lungomare Regina Margherita ai piedi della scalinata Virgilio da non perdere la prima tappa di “Porto Rubino – Festival dei mari”. A bordo di un caicco ormeggiato nel porto, il cantautore pugliese e direttore artistico Renzo Rubino sarà affiancato da Mahmood, Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia), Omar Pedrini e dall’inviata Chiara Galiazzo. «Brindisi! Appia – Vino – Mare» ha l’obiettivo di far incrociare pubblici, temi ed esperienze per un approccio nuovo e informale alla città, alla sua storia antica e a quella contemporanea, al suo vino e alla gastronomia, al porto e al mare che unisce, che racconta storie millenarie di scambi e di viaggi proprio a partire dal vino, in quel Mediterraneo da cui ha avuto origine la nostra civiltà.
Il programma ha preso il via giovedì a Palazzo Granafei-Nervegna con l’inaugurazione della mostra «Still Appia – Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento» di cui parliamo ampiamente a pagina 3.
Al di là del valore storico, l’Appia offre un modello-cerniera tra territori attorno al quale articolare una comune narrazione culturale. La caffetteria letteraria Nervegna ha ospitato invece la presentazione del libro «La locanda dello zio rock» di Omar Pedrini. Venerdì alle 19, tra gli appuntamenti di avvicinamento al concerto di Porto Rubino, negli stessi spazi letterari sarà presentato il progetto editoriale «Topolino e la Via della Storia», un viaggio nel tempo e nello spazio lungo la Via Appia Antica e la via Traiana in compagnia di Topolino e dei suoi amici, con lo sceneggiatore Francesco Artibani e Giuseppe Ceraudo, docente di topografia antica dell’Università del Salento, protagonista con il personaggio Keraulos di queste storie che presto arriveranno anche a Brindisi. Sabato 1 e domenica 2 luglio gli stand allestiti in due chiostri del centro storico – Museo archeologico «Francesco Ribezzo» ed ex Convento delle Scuole Pie -, in collaborazione con AIS Puglia, racconteranno la città di Brindisi attraverso il vino prodotto nel suo territorio con la possibilità di un vero e proprio viaggio del gusto attraverso i vini che tratteggiavano l’antica Regina Viarum (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia). L’ultima giornata del festival sarà invece nel segno del mare con lezioni, escursioni e passeggiate a cura di più associazioni del territorio.
Promosso da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Puglia Promozione (a valere su fondi Por Puglia Fesr-Fse 2014-2020 – Asse VI azione 6.8 – «Palinsesto PP – TPP Puglia – Riscopri la meraviglia 2023») con il Comune di Brindisi e la Provincia di Brindisi in collaborazione con Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, polo bibliomuseale di Brindisi e in sinergia con numerose realtà pubbliche e private, il Festival sostiene la candidatura della Via Appia e della sua variante traiana a Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
«L’Appia, il vino e il mare – ha detto il sindaco Giuseppe Marchionna – rappresentano tre simboli distintivi e qualificanti della nostra città e del territorio in generale. La prerogativa del festival è proprio integrare le vocazioni di Brindisi attraverso la bellezza declinata in storia, cultura e mare. Ritengo si tratti dell’approccio più efficace alla promozione, ossia coinvolgere il pubblico in forme spettacolari e di partecipazione che abbiano anche un accento conoscitivo e divulgativo. Questi tre elementi concorrono a un asset strategico sul quale l’Amministrazione intende costruire una prospettiva di valorizzazione e di recupero dei nostri caratteri identitari».
«Quando Porto Rubino è nato, cinque anni fa – ha spiegato il suo direttore artistico Renzo Rubino -, ci pareva assurdo immaginare di poter trasformare una barca in palcoscenico. Il porto è simbolo d’incontro e confronto tra culture, teatro di storie, vite e racconti. Ma è anche simbolo di libertà di accesso e di movimento. Il porto è cosmopolita per definizione. È il viaggio dell’umanità e l’umanità in viaggio. Porto Rubino recupera questo carattere di apertura imbarcando artisti e generi anche molto diversi tra di loro». Programma completo su www.brindisiappiavinomare.it
Roberto Romeo