In mattinata conferenza stampa nel MediaPorto di Brindisi indetta dall’associazione di volontariato FEDERSPEV-AISA sul tema: «Criticità del Servizio Sanitario in provincia di Brindisi. Analisi e proposte». Hanno aderito attivamente all’iniziativa con la formulazione di interessanti proposte le seguenti associazioni: Green Peace, Cittadinanzattiva/Tribunale per i Diritti del Malato, ANDOS, Brindisi Cuore, AUSER, Centro Italiano Femminile, Croce Amica Mesagne e UNESCO Brindisi. I sindacati presenti: ANAAO, CIMO e CGIL SPI. La presenza del consigliere comunale Dr. Giampaolo D’Onofrio ha determinato la richiesta, da parte dell’assemblea, di farsi portavoce presso il Sindaco di Brindisi per chiedere un incontro con la Conferenza dei Sindaci e la programmazione di un Consiglio comunale monotematico. (Nella foto di copeertina il dottor Efisio Renato Poddi, il dottor Salvatore Brigante e il dottor Arturo Oliva, presidente dell’Ordine dei Medici di Brindisi).
Oltre alle proposte di seguito riportate, l’assemblea si è dichiarate contraria all’assunzione temporanea di personale sanitario straniero senza alcun filtro da parte degli organi competenti. Il nuovo Direttore Generale dell’ASL di Brindisi, oltre ad avere le competenze specifiche in materia, deve essere conoscitore del territorio e delle dinamiche interne alla stessa ASL, preferibilmente residente in provincia. Al primo punto delle urgenze da risolvere nell’immediato, non appena nominato il nuovo Direttore, la salvaguardia dell’ospedale «Perrino» di Brindisi in termini di investimenti su personale sanitario, acquisto di nuove tecnologie per la diagnostica e la terapia, al fine di renderlo più attrattivo per i giovani specializzandi.
Altre Proposte: 1) Destinare il 7,5% del PIL al Fondo Sanità Nazionale. Le risorse per la sanità previste nel DEF già oggi in diminuzione si ridurranno al 6,2% comportando tagli insostenibili – per i cittadini e rischiando di mandare in dissesto anche le Regioni – 2) Promuovere un piano straordinario di assunzioni ed abolire il tetto per la spesa del personale imposto alle Regioni. Ridurre fino ad eliminare il fenomeno dei gettonati, immettere stabilmente negli ospedali e sul territorio nuovi professionisti, favorendo l’impiego degli specializzandi e dei medici in formazione per la Medicina Generale,Territoriale ed Ospedaliera – 3) Ridurre drasticamente le liste d’attesa ampliando gli orari di funzionamento e di accesso ai servizi sanitari, rendere paritari i tempi di attesa istituzionali con quelli in libera professione e dotare gli ambulatori di nuove attrezzature e tecnologie utilizzando tutte le risorse economiche straordinarie messe a disposizione – 4) Rinnovare il contratto del comparto sanitario e valorizzare ed incentivare in termini economici e sociali le figure più esposte, a cominciare da quelle dell’emergenza/urgenza, migliorando l’organizzazione dei servizi con particolare riferimento alla equa distribuzione sul territorio degli specialisti e delle attrezzature – 5) Utilizzare razionalmente tutte le risorse del PNRR per investire sulla digitalizzazione, sulla modernizzazione delle attrezzature e sulla formazione del personale in servizio – 6) Fermare il D.L. sulla Autonomia differenziata perché questa come formula, oggi aggraverebbe le diseguaglianze tra i territori – 7) Accelerare la definizione dei Decreti attuativi ed individuare risorse adeguate per dare concretizzazione alla Legge sulla non autosufficienza – 8) Utilizzare i fondi del PNRR per: attuare interventi strutturali migliorativi e di assistenza tecnologica permanente nei presidi ospedalieri ed in particolare sul P.O. “A. Perrino” di Brindisi (condizionatori, antenne televisive, informatizzazione, assistenza informatica, tunnel sul percorso dei visitatori, ecc.); acquistare tecnologie all’avanguardia (radiologia interventistica,eco laser , robotica, ecc.) rendendo i servizi capaci di competere con altre AA.SS.LL. al fine di riuscire a contenere la migrazione sanitaria diagnostica ed interventistica – 9) Definire un piano di riorganizzazione dei Presidi Ospedalieri della Provincia con mission più specifiche per la loro capacità e conservare e potenziare i servizi territoriali e quelli della emergenza/urgenza – 10) Stipulare Protocolli d’Intesa certi e sicuri con le case di cura convenzionate per eventi straordinari o per abbattere le liste di attesa – 11) Attuare la riforma della medicina di prossimità creando Case di Comunità, Ospedali di Comunità, Centrali operative Territoriali e Strutture Residenziali e Semiresidenziali per dare risposte ai bisogni di salute delle singole persone e delle famiglie prendendo in carico le cronicità , le non autosufficienze e le nuove patologie. In questo piano di riforme devono essere compresi investimenti in servizi per la presa in carico dei soggetti in condizione di fragilità o di nuove patologie: disagio mentale, anzianità, crisi adolescenziale, violenza agita e subita, suicidi, nuove dipendenze, ecc. – 12) Costituzione di un Comitato Tecnico per elaborare, in collaborazione con la Direzione Generale ASL BR, un crono programma finalizzato alla definizione degli interventi prioritari ed urgenti e verificare la realizzazione degli stessi.
LE VALUTAZIONI DEL DOTT. SALVATORE BRIGANTE E DEL DOTT. ARTURO OLIVA