Domenica 28 luglio presso la Cattedrale di Brindisi si è svolta la Giornata mondiale dell’anziano e dei nonni. L’evento ha rappresentato un incontro inclusivo tra differenti generazioni, unite per rendere omaggio all’esperienza degli anziani facendo leva sull’importanza di rispettarli ed evidenziandone il ruolo di valore aggiunto nella nostra società.
Altresì è stata un’occasione fondamentale per celebrare la loro saggezza e la bellezza della vita vissuta a pieno, in ogni stagione della vita.
La realizzazione di ciò è stata possibile grazie a don Mimmo Roma parroco della Cattedrale e grazie alla Comunità di Sant’Egidio con il programma “Viva gli Anziani!”, che è un servizio svolto in collaborazione con il Comune di Brindisi, che ha come scopo precipuo evitare l’isolamento sociale degli anziani, per poi sviluppare un miglioramento della qualità della vita degli anziani, delle famiglie e dell’intera comunità. Tale Programma si fa carico della promozione del loro benessere e della loro inclusione sociale; compie un focus su diversi aspetti, tra cui salute, attività fisica, nutrizione, socializzazione e accesso ai servizi sanitari, combattendo l’alienazione sociale e promuovere l’autonomia e l’inclusione nella comunità.
Non è un caso che il progetto “Viva gli Anziani!” abbia avuto notevoli riconoscimenti quali il premio delle Nazioni Unite per l’inclusione sociale e ancora altri in Europa, tra i quali: Premio Europeo per l’Innovazione Sociale; Premio Age-Friendly Europe; Premio Europeo per la Qualità della Vita.
Il programma “Viva gli Anziani!” ha, inoltre, implicazioni di natura economica di largo respiro in quanto garantisce alle Istituzioni vantaggi economici sia per gli anziani che nel complesso per la società. Dati alla mano testimoniano che in tutte le città europee in cui è presente si registra una considerevole riduzione dei costi sanitari, dovuta senza ombra di dubbio alla prevenzione che a sua volta comporta una riduzione dei costi degli ospedali. Nella medesima maniera la promozione della salute e del benessere degli anziani riduce i costi sanitari associati a malattie croniche e disabilità. Ancora, si registra una riduzione dei costi per le istituzioni comunali in quanto il programma “Viva gli Anziani” anticipa e previene interventi in essere che diversamente andrebbero ad inficiare le casse comunali.
Altro dato di fatto è la registrazione di un incremento delle economie locali in quanto appare evidente come il progetto crei opportunità di lavoro per il personale dedicato all’assistenza agli anziani e stimoli l’industria del benessere delle persone di terza età, accelerando il moto dell’apparato economico delle comunità in cui il progetto è stato implementato. Banalmente si pensi che nel retroscena dell’organizzazione della festa degli anziani si è attivata un’economia locale che non è di poco conto.
Sommando i vari elementi, si può quindi asserire con assoluta certezza che il costo di attivazione, da parte delle istituzioni comunali, è di lunga inferiore al risparmio economico che si riscontra, senza escludere il propulsivo stimolo economico iniettato nelle economie locali notevolmente superiore ai costi di attivazione. Come dire che se per attivare il programma le istituzioni spendono 10 ottengono un risparmio di 3, e considerando lo stimolo all’economia locale di 15 che il programma provoca, tale stimolo economico è dovuto al fatto che il programma spende in una comunità più di quanto riceve perché utilizza fondi provenienti da altre direzioni, si evince con dati di fatto tutta la sua importanza non solo sociale ed esistenziale, ma anche economica. Non è un caso che le Nazioni Unite gli hanno conferito un prestigioso premio. .