Autore: IN EVIDENZA Politica

Brindisi: azzeramento della Giunta, crisi aperta e scenari paradossali

(a. c.) – E se non cambiasse nulla? E se dopo il «baccano» dei giorni scorsi il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna – che, beninteso, non intende dimettersi – confermasse in blocco nomi e deleghe? Nessuno può escluderlo, a cominciare dal primo cittadino che però sa bene che non farebbe una bella figura, sia sul piano istituzionale che su quello politico. Stamane Marchionna ha formalmente comunicato l’azzeramento del suo esecutivo. E adesso attende notizie e soprattutto nomi da parte degli attori di uno scenario davvero paradossale, specie se si considera che la giunta è nata poco più di un anno fa e con numeri consiliari solidissimi. Ma bisogna purtroppo fare i conti con consiglieri, partiti e personaggi di varia natura. E se non vogliamo scomodare William Shakespeare con «Molto rumore per nulla», dobbiamo quasi sperare, per mera dignità del sindaco e della sua irrequieta maggioranza, che qualcosa cambi, comunque! Intanto, possiamo parlare di «tragicommedia», facendo uso delle varie interpretazioni critiche del lavoro del celebre scrittore inglese. E l’opposizione? Fa la sua parte. Ecco le note ufficiali del Partito Democratico e del consigliere comunale Diego Rachiero.

PARTITO DEMOCRATICO – L’azzeramento della giunta comunale, ad un anno dall’insediamento dell’Amministrazione Marchionna, rappresenta l’ennesima farsa della compagine del centrodestra cittadino. Una mossa che arriva dopo un indegno tira e molla di oltre tre settimane che ha fatto perdere tempo prezioso ed ha dimostrato la totale inadeguatezza dell’attuale amministrazione nel fronteggiare le molteplici problematiche della nostra città.
L’instabilità, che si è dimostrata una costante sin dalle prime battute di questa amministrazione cittadina, aggravata da questa decisione avrà come principali vittime i dipendenti della Brindisi Multiservizi che da mesi aspettano un piano industriale per il proprio futuro, le vertenze occupazionali del comparto produttivo che non avranno un autorevole rappresentante istituzionale capace di sostenere le loro istanze, i cittadini di Brindisi che continueranno a non avere alcuna attenzione a partire dalla mancata programmazione dell’estate brindisina, con conseguenze disastrose per l’economia locale che si basa anche sul turismo e sugli eventi culturali e ricreativi.
In questo contesto di emergenze non affrontate e di problemi irrisolti appare chiaro che le priorità dell’amministrazione Marchionna siano rivolte solo alla spartizione delle poltrone piuttosto che al bene della cittadinanza.
È davvero deprimente e vergognoso assistere ad una tale mancanza di visione e di capacità amministrativa.Brindisi merita un’amministrazione comunale che lavori con impegno, trasparenza e competenza per il bene comune, affrontando con serietà le sfide che abbiamo davanti.

DIEGO RACHIERO (Attiva Brindisi) – L’azzeramento della giunta ufficializzato dal Sindaco – pur se ampiamente previsto ed atteso – rappresenta sicuramente un sollievo per l’Amministrazione, per gli Uffici e per la città intera, da settimane paralizzati da un teatrino ormai divenuto intollerabile. D’altro canto non si può non evidenziare – a distanza di appena un anno dall’insediamento dell’Amministrazione – il totale fallimento di un progetto la cui inadeguatezza appariva in tutta la sua evidenza sin dai primi mesi di mandato. Come sostenuto e ribadito da ATTIVA BRINDISI in più occasioni, la complessa gestione delle criticità oramai radicate nella nostra città esige per l’esecutivo scelte tecniche di alto profilo e di riconosciuta competenza e non possono più sottostare ad una visione oramai usurata della politica, secondo cui la maggiore o minore qualifica a ricoprire ruoli apicali è legata al maggiore o minore consenso elettorale riscontrato dai singoli. Rimanere schiavi di queste dinamiche significa condannare Brindisi a sprofondare sempre più in una crisi che già ad oggi ha assunto una portata inquietante. Attendiamo di conoscere – si spera in tempi meno biblici di quelli che hanno portato all’azzeramento – la nuova composizione dell’esecutivo, con la speranza che si possa finalmente smuovere quest’aria ferma ormai da troppi giorni e tornare a fare ciò per cui siamo stati eletti. Inutile ricordare che la nuova Giunta sarà attesa dalla gestione dell’emergenza BMS, che l’inspiegabile inerzia amministrativa ha ormai condotto ad un livello difficilmente reversibile: siamo a distanza di pochi mesi dalla “deadline” del 31.12.2024 con un piano industriale attualmente al vaglio del Collegio dei Revisori. Un piano industriale la cui ultima versione sottoposta ai Capigruppo risale a fine maggio 2024, ma che oggi – a distanza di quasi un mese e mezzo – necessiterebbe inevitabilmente di una ulteriore revisione e di un aggiornamento quanto meno dei calcoli previsionali relativi all’anno in corso. Sul punto – a fronte del frastuono mediatico che la crisi politica ha generato – incredibilmente tutto tace.

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