Consorzio ASI di Brindisi: criticità sulla valutazione dell’attivo di bilancio, uno scostamento nel trattamento fiscale della sopravvenienza attiva rispetto agli esercizi precedenti, l’omessa contabilizzazione di alcuni progetti, la mancata iscrizione della provvista finanziaria relativa alla “pace fiscale” con l’Agenzia delle Entrate. Sono le ragioni che hanno portato al giudizio negativo del collegio dei revisori dei conti sul bilancio 2019 dell’ente, illustrate dalla presidente dell’organo di controllo contabile Barbara Branca nell’audizione davanti alla quarta Commissione permanente del Consiglio regionale, convocata dal presidente Francesco Paolicelli su richiesta dei consiglieri regionali Fabiano Amati (PD) e Paride Mazzotta (FI). L’audizione del presidente ASI Domenico Bianco, impossibilitato a partecipare per ragioni documentate di salute e del presidente della provincia e sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, è stata invece aggiornata ad una ulteriore seduta, su proposta dei sindaci di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo e di Ostuni Guglielmo Cavallo, soci del Consorzio. Nella nuova riunione della Commissione l’assessore regionale Alessandro Delli Noci potrà portare i risultati dell’istruttoria in atto, presso il proprio Dipartimento allo sviluppo, su cui si è riservato di esprimersi. Nel corso dei lavori, il presidente di un altro socio ASI, la Camera di Commercio di Brindisi, Antonio D’Amore, ha posto l’attenzione sulla serie di attività che il cda ha deciso di realizzare nel 2020 e che a suo avviso andranno a incidere sui bilanci, aggravando le difficoltà e compromettendo la stabilità economica. Sarà quindi necessario un ulteriore approfondimento per completare “l’operazione verità” sulla mancata approvazione dell’esercizio 2019, sollecitatal da consigliere Mazzotta, che ha avanzato l’ipotesi di un commissariamento dell’ente consortile da parte della Regione Puglia, per “le opacità della vicenda, sulla quale – ha dichiarato – è indispensabile accendere i riflettori”.
Hanno ottenuto risposte, intanto, le richieste rivolte dal consigliere Amati ai revisori, “non per pregiudizi, ma per dubbi, da cui sono nate molte domande”, che meritano spiegazioni sul piano documentale. Da qui le motivazioni del parere negativo, dettagliate dalla presidente Branca, intervenute dopo che la relazione parziale della società di revisione Deloitte Touch e il parere dello Studio tributario Giordano-Merolle, commissionate dai vertici del Consorzio, hanno confermato i dubbi dei revisori e la richiesta del collegio al cda di aggiornare i dati, completare la procedura e riformulare il bilancio. Altre questioni poste da Amati hanno trovato risposte: il collegio difensivo del Consorzio è stato effettivamente ampliato con l’incarico ad un ulteriore legale; nel giugno 2020 è stata deliberata l’assunzione di un dipendente di categoria 1 e i revisori sono in attesa degli atti relativi; lo stesso vale per le donazioni di materiali medicali e attrezzature all’Asl Brindisi, si dovrà valutare sui documenti, non ancora pervenuti, se la procedura risulta corretta rispetto alle leggi in materia di liberalità.
Negato dalla presidente Branca qualsiasi presunto conflitto d’interessi: la partecipazione al precedente cda ASI è cessata nell’ottobre 2016, l’incarico nel collegio dei revisori è datato marzo 2018, mai stata controllore e allo stesso tempo controllato, mai approvato da revisore un bilancio sottoscritto da amministratore.
Non risulta al collegio la destinazione di fondi dal consorzio a territori extra consortili della provincia brindisina.
Bilancio ASI Brindisi: le ragioni della bocciatura secondo i revisori
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