Il bilancio del Consorzio ASI di Brindisi oggetto del polemico botta e risposta tra il riconfermato consigliere regionale Fabiano Amati (Pd) e il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi: ecco le note integrali diffuse dai due «contendenti» tra tarda mattinata e pomeriggio.
FABIANO AMATI – “Che brutta abitudine la polemica senza fatti. Il sindaco di Brindisi ha qualche problema con i bilanci. Nel bilancio dell’Asi non è irrilevante il parere dei revisori dei conti, così come nei Comuni serve il parere del dirigente del servizio finanziario. E se la Provincia e il Comune di Brindisi sono a conoscenza di gestioni opache del passato sono invitati a segnalare e denunciare, così come sono pregati di controllare consulenze, assunzioni, incarichi professionali e donazioni. Insomma, il controllo sulla regolarità amministrativa, senza partigianerie od omissioni, dovrebbe essere buona abitudine di tutti i soci dell’Asi”. Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio, Fabiano Amati, con riferimento alla riunione svoltasi ieri tra gli amministratori e alcuni soci del consorzio Asi e l’assessore regionale allo Sviluppo economico. “Quando qualche mese fa dichiarai – prosegue Amati – che mi sarei occupato di Brindisi, forse qualcuno pensò che mi sarei messo a ingrossare le fila del ‘bla bla bla’ inconcludente. Vorrei, invece, far sapere che l’impegno a occuparmi di Brindisi consiste nel mettere mano a una serie di problemi, provando a lasciare a riposo coloro che non solo non li risolvono, ma paiono impegnati a crearli. Brindisi è una città con un potenziale da fare invidia; l’unica cosa, infatti, che non si può fare è una stazione sciistica. Per questo motivo c’è bisogno che su ogni cosa si decida rapidamente e si ripristinino regolarità amministrativa e buon senso, mettendo da parte i traffichini peripatetici. Sembra inverosimile, per fermarsi alla questione del consorzio Asi, che non si possa avere il piacere di capire quali siano le questioni tecniche su cui ci si confronta e che tutto il dibattito abbia l’impronta dell’allusione e del messaggio cifrato”. “Non serve molto – sottolinea il consigliere regionale – per capire che il nostro ruolo di amministratori pubblici consiste nell’andare al fondo delle questioni, coinvolgendo tutte le figure che le leggi prescrivono per assicurare il buon andamento, impegnandosi a ripristinare la regolarità amministrativa qualora sia necessario e denunciando eventuali mancanze – se ci fossero – del passato, del presente e del futuro. E mentre mi rileggo – conclude – capisco che forse solo a Brindisi c’è bisogno di un comunicato stampa per puntualizzare l’ovvio, con l’aggravante che sull’ovvio si riesce pure a fare polemica”.
RICCARDO ROSSI – “Anche oggi abbiamo la consueta polemica, corredata dalla solita reprimenda del consigliere regionale Fabiano Amati. Il tema odierno anzi, ormai il leit motiv, è il bilancio dell’Asi ed il parere negativo del collegio dei revisori dei conti. Ma occorre proprio un gran coraggio da parte di Amati per polemizzare vista la sua assenza ad una riunione convocata dal presidente dell’Asi Mimmo Bianco, che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Delli Noci, i consiglieri regionali Bruno e Leoci e, oltre a me, anche i sindaci De Nuzzo, Cavallo, per discutere della situazione che si è creata in Asi. Avrebbe appreso Amati che l’Asi ha un bilancio in positivo di quasi 1 milione di euro che si determina, per quasi 750mila euro, da sopravvenienze attive che si realizzano nel 2019 per la chiusura di progetti da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche, opere realizzate in anni precedenti, alcune molto lontane nel tempo, e che, per come erano contabilizzate nelle passate gestioni, nei bilanci configurano un utile imponibile secondo l’Agenzia delle entrate. Per la prima volta giunge un parere negativo su una proposta di bilancio chiara con cui si incrementa l’utile da 180 a 950mila euro con relative tasse da pagare. Personalmente ieri ho chiesto di verificare tutti i bilanci degli anni precedenti per comprendere se fossero rispondenti alle norme e ai principi contabili. Richiesta condivisa anche dal consigliere regionale Maurizio Bruno. È infatti fondamentale comprendere se errate contabilizzazioni di queste opere nei bilanci del passato abbiano prodotto uscite finanziarie per sanzioni ed interessi, che non si sarebbero avute se rispettati i principi contabili e le norme fiscali, provocando così un grave danno all’ente. Occorre quindi accendere un faro sui bilanci precedenti. Mi chiedo inoltre se sia possibile essere un giorno componente del Cda di Asi ed un altro giorno componente del collegio dei revisori. Anche su questo occorre chiarezza. Partecipando alla riunione Amati avrebbe potuto dare il suo contributo; ha invece preferito non partecipare, non confrontandosi per poi farci sapere il suo pensiero con il consueto comunicato stampa. Noi andiamo avanti impegnati in una profonda stagione di rinnovamento, confrontandoci con i problemi del passato e del presente, senza farci intimidire da nessuno”.