Il Comune appoggerà l’iniziativa di Confartigianato. “A rischio la salute, danni anche all’economia”. Si prevede che per il 2021 andrà in fumo il 50% del fatturato a causa degli operatori abusivi. Una perdita enorme, oggi diventata incalcolabile, per le imprese nell’area brindisina nel settore del benessere, parrucchieri, barbieri ed estetisti. Una concorrenza sleale in città, diffusa anche negli altri 19 comuni del territorio, che è diventata ancora più forte rispetto al primo lockdown della primavera scorsa, ora come allora, quando le attività di servizi alla persona erano serrati, l’abusivismo ha più campo libero, pubblicizzando, sfacciatamente sui social, prestazioni a domicilio in piena pandemia. Per correre ai ripari, Confartigianato Brindisi, in collaborazione con il Comune di Brindisi, ha scelto di attivare dopo Pasqua, una campagna social di sensibilizzazione contro i falsi professionisti e l’abusivismo. “E’ una questione di professionalità – commenta il vice-presidente di Confartigianato Brindisi, il parrucchiere Michele Padula, – ma soprattutto di salute, gravemente messa a rischio da persone che non rispettano i rigidi protocolli a cui noi veri professionisti siamo tenuti. Rivolgendosi agli abusivi saltano tutte le garanzie di salute e sicurezza, creando un problema sociale evidente, i contagi in questi giorni aumentano nonostante i nostri laboratori siano chiusi, senza parlare dell’assoluta mancanza di regolarità fiscale. Il lockdown ha fatto riemergere il sommerso mostrandone tutta la sua pericolosità e i danni al settore, ma la lezione dell’anno scorso non è servita, gli abusivi imperversano come se nulla fosse, per loro, se la Zona è Rossa, Arancio, Gialla o Bianca, non cambia nulla”. “Siamo sempre dalla parte della legalità – ha detto questa mattina ai rappresentanti di Confartigianato che gli hanno chiesto un incontro urgente, il Sindaco di Brindisi – Riccardo Rossi – ma soprattutto in questo periodo, perché l’abusivismo è pericoloso per la salute oltre che per l’economia. Appoggiamo la campagna sulla legalità che si intende promuovere congiuntamente sui social per salvaguardare sia la salute delle persone che la salute delle piccole imprese, è doveroso farlo per difendere il futuro dei tanti lavoratori “.”L’abusivismo nel settore Benessere è da sempre il fenomeno più dannoso. Le imprese associate ci chiedono di fare passi concreti in questa direzione e ci mandano continuamente segnalazioni – spiega il Direttore di Confartigianato Teodoro Piscopiello – noi le giriamo agli organi competenti, che, ove la segnalazione è dettagliata intervengono con risultati, ma i risultati maggiori non si ottengono con la repressione di qualche caso, si ottengono con la sensibilizzazione e la collaborazione dei cittadini, è in loro che confidiamo, a loro rivolgiamo l’invito ad avere pazienza ed aspettare le riaperture dei laboratori, che, i nostri parrucchieri e le nostre estetiste, impazienti, approfittando di queste “ferie forzate”, stanno rimettendo a nuovo”.
Benessere e abusivismo: parte campagna social Confartigianato
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