Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, riunitosi ieri, ha approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2020 dell’Ente, ritenendolo sano e solido, nonostante la pandemia abbia abbattuto significativamente il volume delle entrate dell’Ente. Da oltre un anno, infatti, l’Autorità di Sistema sta facendo i conti con la totale sospensione delle attività crocieristiche, una notevole riduzione degli spostamenti di persone e mezzi sulle navi traghetto, nonché i numerosi provvedimenti adottati a sostegno degli operatori (slittamento dei pagamenti dei canoni demaniali e diritti portuali). L’Ente, peraltro, già nel marzo 2020, allo scoppiare della pandemia, in esecuzione alle disposizioni di legge che prevedono sostegni all’economia portuale, aveva disposto significative riduzioni dei canoni per oltre 90 concessionari nei porti del sistema e di corrispondere a tutti i soggetti autorizzati a fornire lavoro temporaneo alle imprese portuali (art. 17 della L. 84/94) un contributo di 90 euro, per ogni lavoratore, in relazione a ciascuna giornata di lavoro prestata in meno nel 2020, rispetto al corrispondente periodo del 2019. Una serie di fattori che ha determinato mancati introiti, nelle casse dell’Ente, per oltre 5 milioni di euro. Proprio alla luce di tutti questi fattori, pertanto, sin dai primi giorni di pandemia, la Governance dell’AdSP ha adottato una stringente politica di contenimento e di razionalizzazione della spesa che ha consentito di chiudere in perfetto equilibrio la gestione di un anno eccezionalmente difficile, con un saldo attivo di parte corrente di 139.000 euro, derivanti da 19,701 milioni di entrate correnti e 19,561 milioni di uscite correnti. Sono stati, quindi, raggiunti gli obiettivi di finanza pubblica previsti dalle disposizioni di legge nazionale (l. n. 160/2019), attraverso il contenimento del livello dei costi per acquisti di beni e servizi al di sotto della media del triennio 2016/2017/2018.
“Abbiamo registrato un margine operativo lordo positivo di 542.000 euro,commenta il presidente Ugo Patroni Griffi, a dimostrazione della efficienza della nostra vision gestionale. Un approccio vincente che ci consentirà di guardare ai prossimi mesi con crescente fiducia. Soprattutto in questo momento storico,-conclude il Presidente- abbiamo il dovere di produrre ricchezza da destinare a nuovi investimenti, per contribuire efficacemente a riaccendere il motore dell’economia, offrendo nuove opportunità agli operatori economici, attanagliati da una crisi epocale”. Nonostante le difficoltà si è, altresì, riusciti ad impegnare spese in conto capitale per 17 milioni di euro, nel quadro dell’energica azione di miglioramento infrastrutturale dei 5 porti del sistema. Nello specifico, i principali saldi contabili sono: avanzo finanziario di parte corrente: 139.000 euro; avanzo complessivo di amministrazione: 63,4 milioni ( compresi fondi vincolati ad opere già programmate ); avanzo di amministrazione libero: 38 milioni; patrimonio netto 77,3 milioni; liquidità: 93 milioni. Il risultato di gestione assicura, pertanto, la possibilità di destinare l’avanzo libero di ben 38 milioni ad ulteriori opere infrastrutturali che al momento non sono ancora finanziate.