Autore: IN EVIDENZA Qui Manuela Rubriche

Antonia Dell’Atte, brindisina doc e icona di stile internazionale

Qualche settimana fa, in aeroporto, ho incontrato Antonia Dell’Atte. Ero con una collega molto giovane e quando le ho fatto notare che eravamo di fronte a un personaggio molto noto nel mondo della moda e dello spettacolo, mi ha guardato con aria interrogativa. Alt! Qui c’è bisogno di istruire le nuove generazioni su ciò che significhi realmente essere una «diva».
Purtroppo, al giorno d’oggi, si diventa noti e ammirati solo perché si ha un numero cospicuo di seguaci sui social e, capita spesso, che nella sostanza certi «divi dell’etere» abbiano delle lacune. Mi sono quindi fermata per qualche minuto e ho introdotto, con l’immaginazione, la giovane e acerba collega, nell’alta moda degli anni ‘80/’90. Ah che tempi! Quando la creatività era tangibile e l’arte fremeva di sfilare lungo le passerelle più prestigiose. Vi era un fermento di idee innovative senza precedenti. Attenzione, non sono una nostalgica senza senso, ma chi ha vissuto quegli anni mi darà ragione nel constatare un totale appiattimento artistico odierno.
Ma, torniamo a noi. Antonia Dell’Atte, brindisina e fiera di esserlo, è stata la musa di Giorgio Armani, sì proprio lui, il grande stilista che tutto il mondo ci invidia. È stata e continua a essere un’icona di stile che, però, non abbandona le sue radici né ha la puzza sotto al naso. La sua eleganza è innata e lo dimostra sempre, a prescindere dal suo abbigliamento o dall’ambiente in cui la si incontra. Perfino il suo modo di porsi e di parlare denota costantemente la sua classe, nonostante capiti spesso di sentirla parlare in dialetto brindisino. Lo fa nei momenti giusti, con genuina simpatia, che la rende unica. D’altronde, la sua bellezza non l’ha mai abbandonata, nonostante non calchi più le passerelle, resta comunque un modello di stile.

Il suo incontro con Armani fu del tutto casuale, ma io amo pensare che nulla accada per caso e il giorno che si incontrarono in un ristorante di Milano, il celebre stilista rimase folgorato dalla sua bellezza elegante e fuori dagli schemi per l’epoca, visto che la nostra Antonia sfoggiava un taglio di capelli molto corto. E il suo stile è rimasto il medesimo negli anni, con qualche punta di colore diverso a seconda del periodo. Ma non solo Armani la scelse come sua modella: fu l’interprete nel video della canzone di Battiato «Caffè de la paix». La sua carriera è stata costellata di esperienze artistiche e televisive di importanza sempre crescente. Questo dovrebbe farci capire che, anche in tempi non sospetti e partendo da una piccola città del sud, le favole possono diventare realtà, senza mai però staccare i piedi da terra. L’esperienza della Dell’Atte ci insegna questo: volare alto senza mai perdere di vista le proprie radici, anzi valorizzarle nel mondo, proprio come fa la nostra concittadina che continua a portare in alto il nome della sua Brindisi anche attraverso i social, dove si conferma, ancora una volta, icona indiscussa di stile.
Manuela Buzzerra (Rubrica QUI MANUELA – Agenda Brindisi 2 luglio 2021)

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