A fine febbraio 2020, quando a margine della presentazione del libro «Sandro Pertini. Dalla Resistenza al Quirinale» fu proposto di intitolare un luogo al compianto Presidente, in questa rubrica sostenemmo a gran voce l’iniziativa. Ritenevo giusta l’idea di dedicare uno spazio della città a un personaggio così amato e stimato dagli italiani, il politico – probabilmente – più apprezzato della nostra storia repubblicana.
All’epoca si pensava di intitolare a Sandro Pertini il ponte che, unendo via Taranto, oltrepassa via Porta Lecce. Da quell’ingresso, il 3 marzo del 1980, il Capo dello Stato fece ingresso in città. Per l’occasione il viale fu interamente rinnovato: arricchito dagli alberi e impreziosito con gli intramontabili sampietrini romani.
Da qualche giorno, finalmente, anche nella nostra città esiste un luogo dedicato alla memoria del grande Presidente degli italiani. Ma l’aspetto ancor più bello e significativo credo sia un altro: la zona scelta non è stata più quella di via Taranto, bensì la nuova piazza nel quartiere Paradiso, dove la scorsa settimana sono state inaugurate le case popolari per i residenti dell’ex parco Bove.
Possiamo dunque parlare di una doppia soddisfazione. In primis perché con la finalizzazione di questo progetto si consente a numerose famiglie di ricominciare a vivere in maniera finalmente più «serena e decorosa», come ricordava il sindaco Riccardo Rossi durante la cerimonia di inaugurazione. Ma anche perché intitolare questa nuova parte della città a un personaggio così amato – e la cui storia è degna di studio e ammirazione – conferisce certamente ancor più rilevanza alla vicenda.
Sandro Pertini è stato un simbolo di rinascita, partecipando attivamente alla Resistenza, ma la sua storia politica è stata caratterizzata anche dal grande riguardo per la «cosa pubblica», dall’attenzione per la giustizia sociale, dall’amore sincero per l’Italia e gli italiani. Piazza Pertini è dunque un luogo simbolico, di rinascita e di speranza, nel solco di quella che fu la storia personale del Presidente.
È innegabile, poi, la soddisfazione per questo risultato: la nascita di una nuova zona residenziale e la conseguente demolizione delle cosiddette «baracche».
Ha scritto un genio della letteratura contemporanea come Stephen King che «casa è guardare la luna che sorge sul deserto e avere qualcuno da chiamare alla finestra, a guardarla insieme con te».
Niente, dunque, è più appagante, più gratificante, di poter vivere la propria casa. Percepire quelle stanze, piccole o grandi che siano, come parte integrante della propria vita, la perfetta scenografia in cui interpretare i momenti più imprevedibili della quotidianità. E sarà così anche per i nuovi inquilini di Piazza Pertini, che in quelle mura cresceranno dei figli, inviteranno gli amici, inizieranno un nuova fase della loro vita. Nelle immagini del servizio girato da Agenda Brindisi la mattina dell’inaugurazione, sui volti dei nuovi residenti la gioia e l’emozione erano lampanti. In molti attendevano questo momento da decenni, una coppia – raccontava – da ben trentacinque anni.
Sarebbe bello se ognuno si prendesse cura di questi nuovi spazi, in primis della bella piazza al centro delle palazzine, nella quale, oltre a un curato prato inglese, alle palme e ai giochi per bambini, spicca soprattutto un’altalena speciale, a servizio delle persone con disabilità. L’augurio è che tutto venga tenuto con amore, come fosse casa nostra, appunto.
Andrea Lezzi (Rubrica BRINDISI VISTA DA ROMA – Agenda Brindisi 14 maggio 2021)
Alloggi di via della Torretta: «Ci vediamo in piazza Sandro Pertini»
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