(a. c.) – Sapevo che l’archivio fotografico non mi avrebbe tradito, che mi avrebbe regalato una immagine rappresentativa del suo percorso giornalistico e capace, al tempo stesso, di stemperare la tristezza di queste ore e la tremenda consapevolezza della sua prematura scomparsa. E’ uno scatto del 2002, colto personalmente durante una conferenza stampa. Lui è Giorgio Gargasole, in piena attività, come mi piace ricordarlo: onnipresesente, in forma, carico e pronto ad affrontare una lunga giornata di lavoro, come tante, per il giornale, per la televisione o per l’agenzia di stampa. La patologia che tanti problemi gli ha purtroppo creato nel corso degli anni doveva ancora minarne la forza fisica e quella caratteriale, avrebbe purtroppo lasciato il segno nel tempo. Elencare i rapporti di collaborazione che ha avuto in tanti anni di appassionata attività giornalistica serve a poco in questo momento. Il pensiero vola all’infaticabile dedizione al lavoro, alla scrupolosa trattazione di ogni argomento, alla puntualità con cui assolveva i suoi impegni, ma anche e soprattutto alla bontà d’animo, alla straordinaria cordialità e al buon umore che riusciva a trasmetterti con una battuta o con un semplice sorriso. Non ho avuto il piacere di frequentarlo moltissimo come amico, pur considerandolo persona particolarmente cara, ma ho certamente avuto modo di apprezzarne lo zelo professionale così come la costante disponibilità a darti una mano – quando accadeva … e spesso accadeva – con qualche informazione in più, quella che tu non avevi e lui aveva già acquisito. Aveva 55 anni. La morte di Giorgio Gargasole, persona meravigliosa ancor prima che bravo giornalista, è un lutto pesantissimo per tutti noi. Non lo dimenticheremo.
FUNERALI – Saranno celebrati domani (domenica 16 agosto) alle ore 16.30 nella Chiesa del quartiere Perrino.