“Con circa 9 mila euro al mese di stipendio è molto facile non occuparsi di 1000 persone che vivono senz’acqua e fogna in tre contrade di Brindisi e votare contro, senza proporre nessuna soluzione alternativa, a una proposta di legge che cercava di risolvere il problema. E mi duole vedere che il fronte contrario è molto ampio e parte dai Presidenti Emiliano e Capone, si snoda su tutta la giunta regionale e termina con i partiti del centro-destra. I buoni pensieri si vedono nelle opere e non nei discorsi. Ma io non m’arrendo e la presento daccapo”. Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, con riferimento alla bocciatura della proposta di legge sui Piani di recupero di tre contrade di Brindisi.
“Ringrazio la maggior parte del mio gruppo che ha sostenuto la proposta e il gruppo del Popolari. Registro il voto contrario di tutto il governo regionale, dei Cinque stelle e di tutto il centrodestra. La cosa più stupefacente è che la legge agiva su un Piano di recupero approvato nel 2005 dalla Giunta Vendola, quindi abilitando il diritto di queste 1000 persone a conservare la casa e la dignità, e che molti colleghi oggi contrari si definiscono di sinistra o di destra sociale e non appena si ritrovano a dover risolvere gravi problemi sociali, s’impennano sulla cattedra della giuria e votano contro i dolori delle persone; ora per la presunzione di accertate il bene e il male, ora per calcolo politico, ora per piccoli gesti ritorsivi. Un dilagare di narcisismo etico, avrebbe detto di loro Franco Cassano, che ogni qual volta ci si ritrova nei sentieri più difficili e dolorosi della vita, magari nei pantani o negli scantinati, fa si che gli occhi si chiudano dinanzi alla realtà, proseguendo per la propria strada di benessere e di giudizi sulle condotte altrui. E per onorare la verità, segnalo la condivisione umana e amichevole dei colleghi che hanno presentato con me la proposta di legge, Mauro Vizzino e Alessandro Leoci, a cui si è aggiunto con il voto favorevole il collega Maurizio Bruno. Cito loro e non sia un torto per gli altri colleghi che hanno votato a favore, perché almeno si potrà dire che i brindisini del centrosinistra hanno fatto il loro dovere”.
ED ECCO LA POSIZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE MAURO VIZZINO
«La bocciatura del Consiglio regionale della proposta di legge sui piani di recupero che interessano tre contrade di Brindisi non mette fine alla nostra battaglia per individuare una soluzione al problema. Non basta dire “no”, soprattutto se sono in gioco la qualità della vita e le garanzie igienico-sanitarie di tanta gente. Ed è questo il motivo per cui, con gli altri consiglieri regionali di centro sinistra della provincia di Brindisi, proveremo ad individuare ulteriori soluzioni da proporre al vaglio del Consiglio. Deve essere ben chiaro che nessuno vuole percorrere scorciatoie per mettere la parola fine a questa storia, ma voltarsi dall’altra parte serve a ben poco, soprattutto se proprio in quelle contrade si continua a consumare un dramma dettato dall’assenza di beni primari quali possono essere considerati l’acqua e la fogna. Mi auguro che anche in Consiglio cresca la consapevolezza che è proprio nostro compito superare l’ostacolo per assicurare prospettive più umane per tanti nostri concittadini.
Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia