Mercoledì 3 giugno 2020, giorno dell’attesa riapertura dell’Aeroporto del Salento, ma è sufficiente dare uno sguardo al cosiddetto operativo dello scalo brindisino per rendersi conto che il vero ritorno alla normalità è lontano, almeno per il momento. Oggi nessun volo in arrivo e in partenza, anche se l’aeroporto – dopo l’autorizzazione dell’ENAC e il completamento delle operazioni di sanificazione anti Covid-19 – è ufficialmente attivo. Per vedere un aereo in pista, pronto per il decollo, bisognerà aspettare il 13 giugno allorquando la SwissAir collegherà Brindisi con Zurigo, mentre il 16 giugno con EasyJet si volerà da Brindisi a Ginevra (previsti due collegamenti settimanali).
E l’Alitalia? E le partenze per Roma e Milano? Al momento neanche uno straccio di indicazione, anche se qualcuno ottimisticamente parla del 18 giugno quale prima data possibile per rivedere un pista uno dei «nostri» aerei, mentre il collegamento Bari-Roma non è mai stato interrotto, anche in piena pandemia. Inutile dire che a Brindisi, a cominciare dalle organizzazioni sindacali, tutti stanno spingendo perché la situazione si sblocchi e l’Aeroporto del Salento torni ad essere pulsante, specie in vista della stagione estiva … pur con tutte le riserve e le conseguenze legate, com’è noto, all’emergenza sanitaria. L’unico elemento certo è la completata messa in sicurezza, sia a terra che a bordo … ovviamente quando sarà possibile salire sui velivoli in partenza o in arrivo nel nostro scalo. L’ultimo decollo di un aereo Alitalia da Brindisi risale a metà marzo, poi lo stop e la paralisi operativa. C’è un clima di giustificata preoccupazione per i lavoratori, specie per quelli che il 20 giugno dovranno fare i conti con la scadenza degli ammortizzatori sociali adottati durante l’emergenza Coronavirus.
E le reazioni non mancano, come quella del senatore Luigi Vitali che nel pomerigio ha diffuso un comunicato che evidenzia la situazione di stallo dell’aeroporto brindisino e ironizza sulle dichiarazioni rilasciate dalla deputata pentastellata Anna Macina: «Qualcuno oggi annuncia con grande enfasi la riapertura dello scalo aereo di Brindisi cercando pure di appuntarsi una medaglia visto che parliamo di grillini. Ma le cose, purtroppo, non stanno così. E dire che il 19 maggio avevamo richiesto per iscritto al Ministro dei Trasporti il perché della penalizzazione dello scalo brindisino per altro esiziale nella stagione estiva per consentire di raggiungere le belle località salentine. Ricevendone un silenzio assordante. E questo – conclude Vitali – la dice lunga sia sulla considerazione che questo Governo ha del Sud, sia di come costoro intendono la collaborazione». Come abbiamo riportato su www.agendabrindisi.it, la deputata Anna Macina ha affermato che «la riapertura dell’aeroporto di Brindisi al traffico passeggeri mette una pietra tombale sulle tante polemiche sollevate da alcuni politici che avevano insinuato ci fosse un disegno ordito non si sa da chi per penalizzare lo scalo, a vantaggio di quello di Bari». E ancora: «La valanga di fake news, condite da complottismo, alimentate da una certa parte politica al solo scopo di guadagnare visibilità e titoli di giornale, destabilizzando la comunità del territorio, crolla come un castello di carte di fronte alla ripartenza dello scalo». La Macina parla di fake news … ma la notizia del giorno è che lo scalo brindisino è deserto, senza un solo aereo in partenza o in arrivo. Aspettiamo tempi migliori e soprattutto i primi aerei!
Antonio Celeste