Autore: IN EVIDENZA Politica

Giunta: un altro week end senza «Fratelli» … sempre più serpenti!

(a. c.) – Un altro week end senza «Fratelli» in Giunta, l’ultimo di un tormentato mese di luglio che la storia politico-amministrativa di Brindisi ricorderà per la paradossalità e la velenosità dei rapporti e degli equilibri sia all’interno della maggioranza di centrodestra che, soprattutto, nella disunita famiglia meloniana che – per dirla in chiave cinematografica – ricorda il film «Parenti serpenti» (1992). Un passaggio della trama: «litigiose riunioni segrete tra i quattro fratelli per decidere cosa fare, in cui si frantuma per sempre tutta l’ipocrita solidarietà familiare, tra accuse, segreti, vecchi rancori, gelosie e becero materialismo». Ma chi ha scritto il film del braccio di ferro tra il sindaco Pino Marchionna e Fratelli d’Italia dopo l’azzeramento della Giunta? E soprattutto chi è il burattinaio di una situazione che rischia di esplodere, proprio come avvenne nella notte di Capodanno nel film del grande Mario Monicelli (foto) … con la «risolutiva» stufa regalata agli anziani genitori dai quattro fratelli?

Marchionna sembra intenzionato a fare da solo se entro domani (lunedì 29 luglio 2024) non arriveranno indicazioni chiare e definitive. Ma chi decide davvero? I vertici provinciali e cittadini o quelli regionali e nazionali? E allora affidiamoci allo sguardo smarrito e preoccupato dell’anziano del gruppo consiliare, quel Raffaele De Maria che in aula ha comunque assicurato formalmente il sostegno di FdI al primo cittadino e alla coalizione di centrodestra. Il conciliabolo immortalato dal nostro scatto (lo stesso De Maria, Vantaggiato e Mevoli) sembra certificare il caos e l’imbarazzo che regnano nel partito, specie dopo il siluramento del vice sindaco Massimiliano Oggiano e dell’assessore Antonio Pisanelli: porte assolutamente sbarrate per il primo, qualche chance di rientro per il secondo. Sarà un lunedì decisivo? Forse. L’alternativa, come dicevamo, è che il sindaco perda la pazienza e faccia di testa sua, scegliendo due «fratelli» (un uomo e una donna) per completare il suo esecutivo e, finalmente, assegni le deleghe agli altri sette componenti della Giunta-bis, attualmente in stand by e di fatto privi di poteri. Altrimenti, tutti pronti per assistere ad un remake con necessaria variazione del titolo: «Fratelli serpenti». Tutto questo un anno dopo il successo di Pino Marchionna e di un centrodestra unito. Un anno fa!

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