Dopo gli episodi degli scorsi mesi, il Nucleo Investigativo (NIPAAF) dei Carabinieri Forestali di Brindisi ha focalizzato i propri servizi antibracconaggio nelle campagne attorno a Carovigno. Ecco quindi accertato, per la terza volta in questa stagione venatoria, un reato in violazione della normativa-quadro sulla caccia (legge 11 febbraio 1992, n. 157). Questa volta, i Militari, durante i controlli, hanno accertato l’ abbattimento di un merlo, specie per la quale il calendario venatorio emanato dalla Regione Puglia consente il prelievo limitatamente al periodo dall’ apertura della stagione (terza domenica di settembre) fino al 31 dicembre. Il cacciatore è stato deferito dai Carabinieri Forestali alla Procura della Repubblica di Brindisi (la pena prevista, secondo l’ art. 30 comma 1 lett. h) della richiamata legge n. 157/1992, è l’ ammenda fino a 1.550 euro). Inoltre sono stati sequestrati fucile, munizioni, selvaggina abbattuta e richiamo elettroacustico. Quest’ultima, in caso di condanna, sarà soggetto a confisca. Nelle ultime settimane della stagione venatorie, che si conclude normalmente a fine gennaio, fatte salve specifiche deroghe, si registra solitamente un’ intensificazione dell’ attività venatoria, specie in una provincia, come quella di Brindisi, che presenta un elevato rapporto fra cacciatori e residenti. In virtù di tale fenomeno, i Militari del Nucleo Investigativo, così come dei Nuclei Carabinieri Forestali di Brindisi, Ceglie Messapica e Ostuni, coordinati dal Gruppo con sede a Lecce, concentrano gli sforzi su tutto il territorio agro-silvo-pastorale di rispettiva competenza, a presidio della sicurezza, della tutela dell’ ambiente ed in generale della legalità, nell’ esercizio di un’ attività concessa dallo Stato con precise limitazioni.
I Carabinieri Forestali denunciano un cacciatore per bracconaggio
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