In occasione della conferenza stampa indetta (18 novembre 2023) per il Barocco Festival «Leonardo Leo» in Winter è stato presentato il «Pastorello», ultimo nato della Pasticceria Emalu di San Vito dei Normanni, il panettone artigianale di alta qualità che racconta una terra ricca di profumi, sapori e storia, la cultura del lavoro e del genio, come quello di Leonardo Leo che impresse nella sua musica e nella grande epopea della Scuola Napoletana i caratteri decisi e appassionati della sua terra d’origine. Musica e sapori originali, un connubio che sposa appieno la vision del Barocco Festival nella sua opera di divulgazione e recupero in grado di creare opinione attorno a una figura fortemente legata al territorio e con tratti identitari. Il «Pastorello» nasce da un’intuizione della produzione del Festival, curata da Monica D’Ambrosio, condivisa con Luca Marangi, il giovane ideatore del marchio Emalu che coniuga ogni giorno ricerca, tradizione e innovazione. Il nome del panettone è legato alla «Pastorale» che Leonardo Leo compose nella prima metà del Settecento, mentre la confezione è realizzata attraverso la stampa della copia di un manoscritto del compositore.
«La cultura ha molteplici storie – affermò nell’occasione Luca Marangi – e il Festival le racconta ripercorrendo il viaggio di uno dei padri nobili della nostra terra. Siamo felici di ricostruire un’altra radice culturale attraverso un panettone che contiene non solo i sapori originali e tradizionali, ma anche una ricetta e una manualità che affondano nel tempo e nella storia. Spero che questi sapori seguano lo stesso destino di popolarità e di riconoscimento di Don Lionardo». Questo panettone si presenta soffice e delicato, impreziosito da fichi semicanditi e glassato alle mandorle. Un prodotto della nostra terra caratterizzato dal perfetto matrimonio tra ingredienti di alta qualità.
Luca Marangi, che oggi ha 25 anni, parla della propria esperienza professionale e di Emalu: «Fin da piccolo volevo fare il pasticcere e il mio sogno era avere una pasticceria tutta mia. Crescendo, ho scoperto che la mia passione era davvero questa. Amavo preparare dolci e torte e negli anni ne ho fatti e mangiati tanti. Ho fatto un po’ di esperienze lavorando in diversi posti e, appena maggiorenne, quel sogno ha iniziato a prendere forma, diventando un vero e proprio progetto. Nonostante non poche difficoltà e problemi, grazie alla mia determinazione e testardaggine, e alla mia passione che non mi ha abbandonato, alla mia famiglia e a tantissimi sacrifici, a 23 anni, quel sogno, l’ho realizzato. E si chiama Emalu».