Decreto «PA due» e Scuola Europea, approvato l’emendamento di D’Attis

«APPROVATO! Sapete cosa indico? E’ l’emendamento a mia prima firma al Decreto ‘PA due’ con il quale si risolve definitivamente, con una regola speciale, ogni problema relativo al corpo docente madrelingua della Scuola Europea di Brindisi. Una ottima notizia per l’ONU e per Brindisi! Dopo il finanziamento ottenuto, sempre con mio emendamento, di 3 milioni di euro, adesso risolviamo il problema procedurale». Lo scrive l’onorevole Mauro D’Attis, deputato e commissario regionale di Forza Italia che ringrazia «il Ministro degli Esteri Tajani, il Ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo e la Sottosegretaria all’Economia Savino che, assieme allo staff del Ministro dell’Istruzione Valditara, hanno fortemente sostenuto la proposta. Ringrazio i colleghi delle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera, e in relatori Tenerini e Ziello che l’hanno approvato». In sintesi: con l’approvazione dell’emendamento 20.45 D’Attis-Tenerini si realizzano, finalmente, gli obiettivi per i quali, nel 2016, è stata istituita la Scuola Europea di Brindisi. «In questi anni, infatti, la Scuola – puntualizza D’Attis – non è riuscita ad assicurare docenti qualificati per la comunità internazionale che gravita attorno alla base ONU. Ciò poiché non esistevano regole speciali, per il reclutamento dei docenti, di cui questa scuola necessitava. E così, dopo un primo intervento nella scorsa legge di bilancio, grazie al quale con un mio emendamento abbiamo incrementato in modo molto rilevante (tre milioni di euro) i fondi della scuola, con le ultime norme abbiamo riconosciuto alla scuola procedure più snelle per la chiamata di questi docenti, i quali, per la particolare natura dell’offerta formativa di questa scuola, dovranno avere caratteristiche e qualificazioni (in primis linguistiche) particolarmente elevate. Con queste norme, dunque, si può dire che si dà piena attuazione ad impegni internazionali, presi dallo Stato italiano da tempo ma nei fatti finora non onorati compiutamente».