Autore: Attualità IN EVIDENZA

Libro «Brindisi e la Valigia delle Indie», presentazione nel «Verdi»

«Il colonialismo si rifugiava in un formalismo burocratico e militare a base di complicate etichette, uniformi prestigiose, parate pittoresche, elefanti bardati, e vittorie a sei cavalli, umiliante così per gli inglesi più intelligenti come per i numerosi indiani educati nei sobri climi di Oxford e di Cambridge» (Alberto Moravia). Nel foyer del Teatro Verdi di Brindisi oggi (venerdì 21 ottobre – 0re 17.30) presentazione del volume su «Brindisi e la Valigia delle Indie» … a 150 anni dal primo approdo in città. «La via mondiale che,  percorrendo l’Italia, riesce a Brindisi e avvicina l’Europa alle Indie, troverà aperti tre varchi alla vaporiera per attraversare le Alpi», così Vittorio Emanuele II, nel discorso della corona del 1871, evidenziava la ripresa di centralità del Mediterraneo e di Brindisi conseguente l’apertura del canale di Suez. La Valigia delle Indie è termine che ne contiene, si direbbe, molti altri; rappresentò, infatti, a un tempo, un luogo dell’immaginario, un treno che per lusso rivaleggiò con l’Orient-Express, un complesso sistema di trasporti, un itinerario marittimo. Questi significati convergono e hanno fulcro in Brindisi che della Valigia su snodo essenziale rappresentando l’ultima tappa occidentale del percorso che univa Londra a Bombay e, più generalmente, a tutte le colonie inglesi oltre Suez. Ricorrendo il 150° del primo approdo, il 25 ottobre 1870, dei grandi piroscafi a servizio di questo collegamento intercontinentale in Brindisi, la sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia, in collaborazione con la Società Storica di Terra d’Otranto e il Rotary Club Brindisi Valesio, ha promosso un incontro di studi che ha analizzato quanto la Valigia abbia influito sulle trasformazioni che pure interessarono, sotto ogni aspetto, la città adriatica. Il porto di Brindisi si propose allora come centrale per l’attraversamento del Mediterraneo e il raggiungimento veloce dell’India; l’inserimento di Brindisi nei grandi itinerari internazionali determinò il rapido collegamento della Puglia alla rete ferroviaria nazionale attraverso lo snodo di Bologna determinando ovviamente, benefici con ricaduta a pioggia su ogni comparto economico.

Emilio Salgari (foto), per circa tre mesi, a bordo del trabaccolo Italia Una in qualità di mozzo, il 1880, fece la spola tra Pellestrina e Brindisi; qui ebbe agio di osservare quella che era la proiezione dell’Oriente in Italia col transito dei passeggeri indotto da quanti utilizzavano le grandi navi della Peninsular and Oriental Steam Navigation Company provenendo o dirigendosi verso l’India. Fra quanti gli sfilavano davanti potrebbero esserci le fonti d’ispirazione per la costruzione dei personaggi della saga di Sandokan che lo resero poi celebre. Grande fu lo sviluppo che ebbe la città fra il 1870 e il 1914 allorché la compagnia di navigazione Peninsular & Oriental Steam Company abbandonò il porto di Brindisi in coincidenza con l’inizio della prima guerra mondiale e il complesso di alleanze che vedeva allora l’Italia impegnata nel patto della Triplice e quindi potenzialmente ostile agli interessi britannici. Furono anni di grande incremento demografico legato in essenziale al forte afflusso di immigrati, rimanendo, infatti, per un lungo periodo quello anagrafico negativo, superando, il numero dei decessi, quello delle nascite. A propiziare lo sviluppo della città furono le infrastrutture realizzate per il transito della Valigia che ne ruppero l’isolamento e consentirono di attrarre grandi investitori, soprattutto nel settore vitivinicolo. Grandi stabilimenti sorgono lungo la ferrovia proponendosi come principale fattore di reddito per la popolazione; l’urbanizzazione, che in questi anni giunge sino al limite della cinta muraria vicereale, appare come conseguenza di questa fase economica per molti versi irripetibile. Il volume contiene sia gli atti dell’ incontro di studi svoltosi in videoconferenza il 2 dicembre 2020, che un’ampia raccolta di immagini d’epoca. L’edizione si deve a Società Storica di Terra d’Otranto e Società di Storia Patria per la Puglia, sezione di Brindisi. A essa hanno concorso Titi Shipping, Rotary Club Brindisi Valesio, le sorelle Cornelia, Paola e Rosy Barretta. Il volume, la cui cura redazionale è stata di Domenico Urgesi, si avvale del patrocinio del consiglio regionale della Regione Puglia.

PROGRAMMA – Indirizzi di saluto – Interventi: Avv. Roberto Fusco – Presidente onorario della Camera Civile di Brindisi – Introduce e coordina i lavori  Domenico Urgesi – Presidente Società Storica di Terra d’Otranto; – Sarano presenti e interverranno gli autori Antonio Mario Caputo (Società di Storia Patria per la Puglia), Giacomo Carito (Società di Storia Patria per la Puglia), Franco Mastrolia (Università del Salento); – Organizzazione: Società Storica di Terra d’Otranto – Società di Storia Patria per la Puglia – Sezione di Brindisi – History Digital Library, Brindisi – Patrocinio: Regione Puglia. Consiglio regionale.

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