Percorrere a piedi la via Appia da Roma a Brindisi in ventinove giorni e trarne un reportage fotografico che diviene un’interessantissima mostra allestita in uno dei luoghi più suggestivi di Roma, la sede di Capo di Bove del Parco Archeologico dell’Appia Antica: «STILL APPIA. Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento» (catalogo Gangemi Editore). L’autore è un fotografo e giornalista free lance con una laurea in Scienze naturali, da oltre trent’anni attento e sensibile osservatore del paesaggio e delle sue trasformazioni. Sulle orme di Paolo Rumiz e nel ricordo di Antonio Cederna (ma pensiamo anche all’esperienza oraziana del 38 a.C.), Ielardi è partito il 26 settembre 2021 dalla sua casa di Trastevere per affrontare il lungo cammino di 630 chilometri concluso il 24 ottobre a Brindisi, con un tuffo dal sapore liberatorio e un bagno «purificatore» nelle acque del porto, ai piedi delle colonne «terminali» della Regina Viarum.
![](https://i0.wp.com/www.agendabrindisi.it/wp-content/uploads/2022/09/ielardi-3.jpg?resize=862%2C485&ssl=1)
Con l’acutezza e il senso della narrazione che gli sono propri, tra spirito di denuncia e momenti di arguta leggerezza, il fotografo romano ha inteso documentare la bellezza e le aberrazioni di un’ampia porzione del paesaggio italiano, le vestigia dell’antichità e i guasti della contemporaneità, i contrasti e la fragilità dei territori attraversati. E i felici esiti di questa narrazione, come gli oltre cinquanta scatti in mostra testimoniano, danno anche la cifra di un taglio che non è solo documentaristico tout court, ma è il prodotto di una lettura informata anche a interessanti criteri estetici. «Fotografia è arte – sostiene al riguardo Luigi Oliva, co-curatore della mostra con Simone Quilici, nel saggio in catalogo – e Giulio Ielardi ha voluto legare la sua esperienza sulla via Appia alla declinazione artistica di un viaggio. Ma è innegabile che la sua rappresentazione, proprio in quanto fotografica, sia anche l’estrazione di porzioni di realtà o, meglio, di frammenti di quel paesaggio che si vuole conoscere, salvaguardare, promuovere. […] Quello che le immagini di Ielardi e le analisi recenti concorrono ad evidenziare è che dal punto di vista paesaggistico, l’Appia attraversa prevalentemente territori considerati ‘fragili’, sia perché soggetti ad interessi speculativi soprattutto nelle aree periurbane, paralitoranee o di qualche interesse turistico; sia per aspetti idrogeologici, climatici, epidemiologici (si pensi agli effetti della Xylella fastidiosa sul paesaggio salentino».
![](https://i0.wp.com/www.agendabrindisi.it/wp-content/uploads/2022/09/ielardi-6.jpg?resize=862%2C485&ssl=1)
Il cammino di Ielardi – ma già quello di Rumiz (con Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon) di sei anni prima – e la mostra romana, con il catalogo di alto spessore scientifico per i considerevoli contributi in esso contenuti, si inseriscono in una temperie di forte attenzione e sensibilità nei confronti di un compendio monumentale così importante, e per rilevanza storica e per estensione territoriale. La sezione di Brindisi di Italia Nostra (associazione nazionale che ha anche patrocinato l’evento), con il Club Unesco e alcune associazioni locali, di concerto con l’amministrazione civica brindisina, da alcuni anni hanno intrapreso il lungo e impegnativo percorso per la candidatura della Via Appia Antica alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il 6 maggio 2022 il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha annunciato l’avvio del relativo iter, ed è già in corso un’intensa attività in questa direzione da parte del Ministero (è stata organizzata proprio a Brindisi per venerdì 23 settembre 2022 una giornata di confronto e progettualità).
![](https://i0.wp.com/www.agendabrindisi.it/wp-content/uploads/2022/09/ielardi-7.jpg?resize=862%2C485&ssl=1)
L’auspicio è che, con il riconoscimento quale bene UNESCO, si giunga alla realizzazione di un Parco, polisemicamente inteso, che consideri, valorizzi e armonizzi i singoli aspetti «patrimoniali» della via Appia per una sua fruizione complessiva e a più livelli tra loro integrati: storico-archeologico, paesaggistico, turistico, culturale latu sensu. La strada (… è il caso di dirlo) è lunga, ed è necessario approfondire ulteriormente e rendere ancor più mirati i già puntuali e cospicui studi sinora condotti sull’argomento, con gli interessanti progetti ad essi correlati e le conseguenti possibili azioni.
![](https://i0.wp.com/www.agendabrindisi.it/wp-content/uploads/2022/09/ielardi-5.jpg?resize=862%2C485&ssl=1)
Secondo Simone Quilici, Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica e – come detto – co-curatore della mostra, «sarebbe molto utile uno studio che analizzi, lungo i vari tratti della strada, il livello di consapevolezza da parte delle popolazioni della presenza della stessa e dei valori ad essa attribuiti. […] A ciò dovrà aggiungersi, per i paesaggi della storia, la valorizzazione dei palinsesti e dei suoi elementi […]. Per quanto riguarda i paesaggi della contemporaneità, invece, si dovrà prevedere una adeguata riqualificazione dei tessuti spontanei che non escluda coraggiose demolizioni intorno a quelle permanenze archeologiche in condizioni di degrado per mancanza di rapporto con il contesto».
![](https://i0.wp.com/www.agendabrindisi.it/wp-content/uploads/2022/09/ielardi-4.jpg?resize=862%2C485&ssl=1)
Dopo la chiusura del periodo espositivo romano, la mostra assumerà una veste itinerante con tappe lungo il percorso della stessa Appia, e si auspica il naturale approdo a Brindisi: la stessa Italia Nostra si sta difatti prodigando in tal senso, avendo già da tempo avviato un’interlocuzione, sia con gli organizzatori sia con l’amministrazione comunale di Brindisi, tesa a ospitare l’esposizione nella città di partenza e arrivo della Regina Viarum.
Servizio di Domenico Saponaro – STILL APPIA. Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento. (Catalogo Gangemi Editore) – Roma, Complesso di Capo di Bove, Parco Archeologico dell’Appia Antica, fino al 9 ottobre 2022.
![](https://i0.wp.com/www.agendabrindisi.it/wp-content/uploads/2022/09/ielardi-1-large.jpg?resize=862%2C790&ssl=1)
DAL DIARIO DI GIULIO IELARDI – Giorno 29 (Domenica 24 ottobre 2021). Dunque eccoci qui. L’arrivo. La fine del viaggio. Dopo 630 km, quasi un milione di passi, entro nel cuore di Brindisi coi vicoli che a quest’ora di ragù. Ci ho messo un mese ad arrivare sin qui e no, quasi non ci credo. La foto sulla Scalinata Virgilio e il tuffo in porto …
![](https://i0.wp.com/www.agendabrindisi.it/wp-content/uploads/2022/09/Ielardi-2-tuffo.jpg?resize=862%2C1019&ssl=1)