Era solo lo scorso febbraio, infatti, quando Sua Eccellenza il Prefetto di Brindisi istituiva un tavolo territoriale sulla crisi nella Provincia brindisina finalizzato a costituire una rete di collaborazione tra istituzioni e parti sociali per il rilancio industriale del capoluogo. I fondi del PNRR e le opportunità fornite dalla UE sono, evidentemente, una occasione di crescita che dalle nostre parti sarebbe disastroso non cogliere. L’Amministrazione comunale di Brindisi, invece, non è solo priva di cotanta avvedutezza politica, vista la carenza di iniziative condivise in questo senso ma, ahinoi e purtroppo, rifiuta di fare quei pochi compiti a casa che le spetterebbero, opponendosi ciecamente alla realizzazione del deposito Edison di Gnl all’imbocco del Porto medio. Opera infrastrutturale, quest’ultima, per un investimento complessivo di almeno 120 milioni di euro, che rappresenta, secondo le concrete analisi di chi non si arrocca su ipocrite posizioni ideologiche, una nuova alba per futuri investimenti e sviluppi legati, ad esempio, al Green new deal.
Come accaduto lo scorso anno con la vicenda ENI Versalis, il Comune, ritenendo di perseverare nella propria indisponenza che trascura le reali esigenze dei propri cittadini, minaccia di ricorrere anche questa volta, magari ancora al TAR, obiettando non solo alle autorizzazioni Ministeriali ma, vera notizia del giorno, al parere favorevole della Giunta Regionale Pugliese, facendo registrare una ufficiale rottura con quella che era considerata la vera cabina di regia in remoto delle recenti vicissitudini brindisine. Siamo, infatti, lontani anni luce dal piglio industrialista del quadrilatero padano, dove le amministrazioni di Ravenna, Ferrara, Mantova e Marghera, in uno con i sindacati, indicono un vero e proprio Tavolo sulla Chimica Italiana per discutere di piani industriali ed inchiodare ad impegni sostanziali le multinazionali presenti e garanti del benessere socio-economico di intere regioni. La Cisal, in coerenza con quanto dichiarato in tempi non sospetti e nel rispetto delle approvazioni tecnico-politiche che siffatti progetti conseguono, non ultimo il beneplacito di qualche mese addietro del Ministero della Transizione Ecologica, esprime piena soddisfazione dinanzi al concretizzarsi di tali programmi e rivolge un plauso particolare alla società Edison per la caparbietà con cui ha fortemente voluto questo prezioso investimento nella nostra città. L’auspicio resta, ovviamente, che la combriccola del “NO a TUTTO” possa definitivamente stancarsi di contrapporsi ad ogni proposta seria e che Brindisi, finalmente, non debba sopportare ancora a lungo le gesta politiche di chi mortifica gli investitori e inneggia patetici slogan ambientalisti ma che di ambiente e sostenibilità, lo ammettano, sanno ben poco.
Pagliara – Mavroidis – Genoino / Segreteria Cisal Chimici Brindisi