L’intervista resa ad un quotidiano locale dal Segretario Cittadino del PD Francesco Cannalire pone una pietra tombale sul Documento Programmatico Preliminare di cui era stato annunciato con enfasi l’imminente approdo in Consiglio Comunale. Come interpretare altrimenti i giudizi espressi circa la incompletezza e addirittura la incomprensibilità del Documento predisposto dall’assessore Borri e dall’Ufficio del Piano e la affermazione che mai lo stesso potrebbe ricevere l’assenso e la condivisione del PD. Auspicare una profonda revisione del DPP se non addirittura un ribaltamento della visione di sviluppo contenuta in questo documento preliminare relativamente al comparto industriale, a quello turistico, alla portualità ed al rapporto città-campagna vuol dire esprimere un giudizio negativo sull’operato della Giunta Rossi in questi quattro anni di governo della città, specie se raffrontato con le affermazioni dell’assessore Borri circa una condivisione del Documento Programmatico Preliminare da parte del Sindaco. Resta da capire se la bocciatura del DPP sia prodromica a qualcosa di più profondo, ad una frattura insanabile che oramai sembra caratterizzare, sia pure sotto traccia, i rapporti tra il principale partito di maggioranza ed il capo dell’Esecutivo, di cui si mormora oramai da tanto tempo. Per la città vuol dire aver sprecato altri quattro anni che si aggiungono ai 7 che erano già trascorsi al momento dell’insediamento della Giunta Rossi rispetto alla data in cui il Consiglio Comunale approvò il Documento Programmatico Preliminare predisposto dalla Giunta Mennitti. Insomma la storia non è cambiata, se non in peggio! E intanto la città langue, viene rinviata sine die l’adozione di strumenti come il Piano della costa, si lasciano perdere di efficacia i Piano Particolareggiati di Recupero di cui sarebbe auspicabile una immediata riadozione, non si assume alcuna decisione rispetto alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria nelle zone a suo tempo oggetto di varianti di recupero arrivando a respingere l’offerta della SNAM di realizzare a propria cura e spese tale opere nella contrada Torre Rossa, si continuano a ricercare fonti di finanziamento per interventi di recupero di singoli immobili senza essere capaci di delineare una idea condivisa di città. E’ appunto ciò che è mancato sino ad oggi: la capacità di coinvolgere nel processo di pianificazione della città futura gli Ordini professionali, le categorie produttive, gli stessi cittadini. Sarà questo il compito cui dovrà attendere la prossima amministrazione colmando una assenza di partecipazione che ha caratterizzato la Giunta Rossi in tutte le scelte sin qui operate.
Gabriele Antonino – Capogruppo PRI Brindisi