Autore: IN EVIDENZA Qui Manuela Rubriche

Il libro di Maria Stella Capone: dalla sofferenza alla dolcezza

Tante volte, passeggiando tra la gente, mi chiedo chi sia felice. Mi capita di prendere un caffè in solitaria, seduta al mio tavolino in via Amerigo Vespucci e di osservare i volti delle persone; in quanti si rendono conto della immane bellezza in cui sono immersi? Hanno il sole in faccia, il mare e i gabbiani che volano liberi davanti agli occhi, un meraviglioso castello che parla di storia e la pace che solo uno scenario del genere sa offrire. La gente, sovente, si perde tra le lamentele, diventa cieca per troppo vittimismo, oppure resta girata sempre dalla parte sbagliata, dal lato dei difetti e mai da quello dei numerosi pregi da cui è circondata.
Pensando a tutte queste cose, mi viene in mente il titolo di un libro, «Scegli di essere schifosamente felice», scritto da una donna meravigliosa che ha dato lustro alla nostra città, Maria Stella Capone. Sì, perché essere felice, spesso, è proprio una scelta. Il testo, intriso di una sofferenza che si tramuta in tenera dolcezza, parla di Francesca, la figlia dell’autrice, prematuramente scomparsa in seguito a un tumore. Ed è stata proprio lei a suggerire il titolo del libro alla madre, in tempi ancora non sospetti, quando Stella non pensava minimamente che avrebbe, prima o poi, impresso quei pensieri su carta, affinché la filosofia di vita della figlia potesse appartenere a più persone possibili.
Si tratta di un diario nel quale la scrittrice ha riportato le sue emozioni, la sua esperienza, ma soprattutto l’insegnamento che, nonostante l’immane sofferenza, Francesca ha portato avanti, senza mai perdere il sorriso, né la forza. Come una vera e propria guerriera, Francesca è andata fino in fondo, e con lei la sua famiglia. Fino in fondo è sempre stato il suo motto: su Facebook trovate una pagina chiamata proprio così in cui si è raccontata. Francesca è scomparsa solo fisicamente, ma la sua energia vive ancora in ogni anfratto della nostra città e dei posti da lei frequentati, la scia d’amore che ha lasciato dietro di sé è presente finanche a Milano, la città in cui ha studiato e persino in Giappone, sua grande passione. Era buddista Francesca e fino in fondo ha seguito questa filosofia che la portava a sorridere e ad essere grata alla vita, nonostante tutto, nonostante dovesse lasciarla, o forse no, forse come credeva lei, avrebbe solo migrato in un’altra esistenza in cui portare i suoi occhi dolci e ricchi di amore.
Brindisi ha avuto l’onore di cullare questa anima così positiva e ogni brindisino non può non leggere il libro di Stella, per stringerla forte in uno di quegli abbracci di cui per troppo tempo siamo stati privati.
Manuela Buzzerra (Rubrica QUI MANUELA – Agenda Brindisi 11 febbraio 2022)

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