Egregio Sindaco, Lei e la Sua maggioranza avete affidato la cabina di comando di una ripartizione così importante come quella Urbanistica, a un noto e virtuoso esperto in materia, nonché di elevata caratura professionale, che, di fatto, a oggi ha deluso qualsivoglia aspettativa al riguardo. Col dovuto rispetto, Sindaco, crediamo che sia giunta l’ora di mettere seriamente mano a questo benedetto Piano Urbanistico Generale, lo strumento di pianificazione territoriale dal quale non si prescinde se si è davvero consapevoli di essere all’altezza di rappresentare un’Amministrazione volta al cambiamento della storia di questa città. Lei e il Suo esecutivo, con delibera n. 470 del 31.12.2020, avete disposto l’atto di indirizzo per la redazione del Piano Urbanistico Generale della città di Brindisi, con allegato un cronoprogramma dei lavori, nel quale, al punto 7 – obiettivi di protezione ambientale e di sviluppo sostenibile del territorio, avete predeterminato gli obiettivi e stabilito i principi di protezione e di sostenibilità ambientale, tra cui la protezione dell’ecosistema terrestre, marino e costiero, della campagna, della macchia mediterranea, delle risorse ambientali storiche, dell’ambiente urbano. Sarebbe stato utile non trascurare anche le indicazioni deducenti dalle funzioni amministrative delegate dalla Regione in tema di adeguamento dei PRG alle prescrizioni derivanti dai piani di emergenza esterni, così come previsto dall’art. 4 lett. a) Legge Regione Puglia n. 6/2008, disposizioni in materia di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. Mediante uno specifico intervento a tema, divulgato poi a mezzo stampa, a firma del sottoscritto, abbiamo rappresentato l’opportunità di porre rimedio a tale ed evidente errore di valutazione. È stato chiesto alla Sua Amministrazione l’impegno a inserire tra gli obiettivi già prefissati, anche quello dell’adeguamento degli strumenti urbanistici alle prescrizioni derivanti dai piani di emergenza esterni previsti dalle norme di settore, in osservanza e in applicazione, come già ribadito, della delega conferita ai comuni con l’anzidetta Legge regionale 6/2008. Come spesso è accaduto, per motivazioni diverse, i nostri suggerimenti, le nostre proposte e qualsiasi altre iniziative di carattere politico, tesi solo ed esclusivamente alla salvaguardia dell’interesse pubblico, non sono state ascoltate.
Oggi, Lei, Sindaco, è tenuto istituzionalmente a intervenire, non perché a sostenerlo è un movimento politico cittadino attraverso un suo rappresentante che, in passato, ha anche ricoperto l’incarico di Assessore all’Urbanistica del Comune di Brindisi, ma è il Prefetto della Provincia di Brindisi, il quale, con il Provvedimento n. 5386 del 26 gennaio corrente anno, ha decretato l’approvazione del Piano di Emergenza Esterna per il polo petrolchimico di Brindisi e per il deposito GPL della IPEM S.p.A., in osservanza delle disposizioni sancite con il D. Lgs. 26 giugno 2015 n. 105, relativo al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose. Di fatto, l’area V del P.E.E. in argomento – prescrizioni e attività di prevenzione – tra le diverse disposizioni ivi enunciate, demanda al Comune di Brindisi l’onere di aggiornare il vigente piano di protezione civile comunale e di adeguare le proprie pianificazioni urbanistiche. Il P.E.E. è un documento di fondamentale importanza, i cui obiettivi sono il controllo e la circoscrizione degli incidenti rilevanti in modo da mitigare gli effetti e limitare i danni; la messa in atto di misure necessarie al fine di proteggere l’uomo e l’ambiente dalle conseguenze di incidenti rilevanti; l’adeguata informazione della popolazione e delle Autorità locali competenti, sia in fase preventiva, sia nel corso dell’emergenza; infine, l’ordine al ripristino dello stato di normalità dopo un incidente rilevante. Brindisi merita rispetto.
Giampiero Campo – Vice segretario cittadino Idea per Brindisi