(a. c.) – La cronaca dei quaranta minuti conta poco, pur «spiegando» una vittoria meritata. Quello che davvero colpisce in una serata come questa è che, pur scrivendo l’ennesima e forse più bella pagina della propria storia cestistica, Brindisi abbia ad un tempo realizzato un sogno e trasformato una vigilia (sanitariamente) da choc in un’impresa che ha tutti i connotati del miracolo. L’Happy Casa ha battuto (80-71) la squadra più forte d’Italia, che ha chiuso al quarto posto la prima fase di Eurolega, che ha … due squadre, che ha uno dei migliori allenatori in circolazione in Europa. La classifica della serie A dice che al comando ci sono Brindisi, Milano e Virtus Bologna, tutte con 36 punti, ma la «vera» capolista è l’Happy Casa: a quattro giornate dal termine della fase regolare, la formazione di coach Frank Vitucci vanta il doppio successo con entrambe, deve recuperare la gara interna con Sassari e giocherà ogni turno sino al termine del girone di ritorno. Anche Milano deve disputare quattro partite ma mercoledì sarà a Sassari e domenica prossima riceverà proprio la Virtus, che invece dovrà osservare il proprio riposo. Basta far due conti per rendersi conto che il sogno può diventare realtà, che Brindisi può chiudere al primo posto la fase regolare. La partita con l’Olimpia? Un capolavoro di coraggio, sacrificio, umiltà e fiducia: i complimenti di coach Ettore Messina valgono più di ogni valutazione giornalistica rispetto a quello che s’è visto in campo. Biancoazzurri sempre avanti in tutte le frazioni e capaci di respingere gli assalti – in verità non sempre efficaci – guidati da un giocatore straordinario come Sergio Rodriguez (23 punti). Senza Nick Perkins, Darius Thompson e il capo allenatore (tutti positivi al Covid-19, al pari del direttore sportivo Simone Giofrè), ancora senza D’Angelo Harrison, la NBB ha regalato al club del presidente Nando Marino, e al popolo del basket di una intera regione, una soddisfazione immensa. Percentuali, valutazioni e bottini personali – se volete – potete consultarli nello scout che pubblichiamo. Chiudiamo dicendo che non dimenticheremo facilmente una serata come questa e non la dimenticherà certamente Alberto Morea, chiamato (con l’esordio in serie A come head coach) a sostituire Vitucci, in un week end a dir poco travagliato, nella partita più difficile e più complicata della stagione. Ma ne serberà un ricordo meraviglioso, come tutti noi!
HAPPY CASA BRINDISI-A|X ARMANI EXCHANGE MILANO: 80-71 (22-17, 41-35, 59-50, 80-71) – BRINDISI: Bostic 15 (5/7, 1/7, 1 r.), Motta ne, Zanelli 8 (0/2, 1/2, 6 r.), Krubally 10 (4/5, 6 r.), Visconti 4 (2/2, 0/4, 2 r.), Gaspardo 13 (4/6, 1/3, 3 r.), Cattapan ne, Udom 3 (0/1, 1/1, 4 r.), Bell 10 (3/5, 0/2, 4 r.), Willis 17 (4/5, 3/6, 10 r.), Guido ne. All.: Alberto Morea – MILANO: Punter 10 (2/5, 2/4, 1 r.), Leday 7 (2/4, 1/2, 4 r.), Moretti ne,
Moraschini (0/1, 0/1, 4 r.), Rodriguez 23 (1/6, 7/10, 1 r.), Cinciarini 2 (1/1, 0/1), Shields 11 (1/6, 1/1, 1 r.), Brooks 2 (1/2, 1 r.), Tarczewski 5 (2/6, 7 r.), Wojciechowski (0/1, 1 r.), Biligha 3 (1/1, 3 r.), Delaney 8 (1/4, 2/4, 2 r.). Allenatore: Ettore Messina – ARBITRI: Michele Rossi, Mark Bartoli e Alessandro Nicolini. (Le foto sono di Vincenzo Tasco).