Venerdì 6 novembre 2020: da oggi la Puglia si «tinge» di arancione. Ma cosa accade? Come interpretare il nuovo DPCM? Il nostro Carlo Amatori ha sintetizzato le note apparse in queste ore sui siti nazionali.
Chi risiede in fascia arancione («elevata gravità e alto rischio») non può uscire dal proprio comune di residenza o domicilio. Quindi gli spostamenti tra regioni rosse (per esempio tra Lombardia e Piemonte) e arancioni (al momento è un caso solo teorico), o tra una regione rossa e una arancione (anche qui si tratta per ora di un caso solo teorico) sono vietati. A meno di «comprovate esigenze lavorative, di necessità o salute». Ma è possibile attraversare, senza limitazioni, una regione in fascia rossa o in fascia arancione per recarsi in una gialla. Il Dpcm, infatti, dice che il transito è consentito «qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti». Chi abita nelle regioni «arancioni» non potrà spostarsi dunque nelle seconde case se si trovano in un comune «rosso» o «arancione» (lo spostamento sarà consentito, con autocertificazione, solo per necessità, ad esempio nel caso di lavori urgenti o di guasti che mettano a rischio l’abitazione). Ma potrà farlo per raggiungere la seconda casa se questa si trova in una regione gialla. Nelle regioni arancioni sarà possibile andare nella seconda casa all’interno dello stesso comune. Mentre se un cittadino che abita in una regione gialla possiede una seconda casa in una regione rossa o arancione non potrà raggiungerla (almeno, sempre, per eventuali lavori urgenti o di guasti che mettano a rischio l’abitazione). Potrà invece farlo se si muove da una regione gialla verso una seconda casa in un’altra regione gialla.
Torna l’autocertificazione per gli spostamenti autorizzati in deroga ai divieti. Resta la stessa autocertificazione allegata al Dpcm del 24 ottobre e già utilizzabile per le ordinanze in vigore nelle Regioni dove era stato stabilito il coprifuoco. Il modulo è scaricabile sul sito del Viminale ed è in dotazione alle forze di polizia incaricate dei controlli. I cittadini dovranno indicare i motivi dello spostamento. I controlli verranno fatti a campione e chi non riuscirà a dimostrare il motivo indicato nell’autocertificazione sarà multato e denunciato.
Ma quando e dove serve esibire l’autocertificazione? Nelle regioni area arancione (Sicilia e Puglia) non è possibile spostarsi in un’altra regione o lasciare il comune di residenza, se non per ragioni di lavoro, necessità, salute e urgenza. Chi si sposta fuori dai luoghi consentiti dovrà esibire sempre l’autocertificazione. Ma a differenza delle zone rosse, si potrà circolare liberamente nel comune di residenza dalle 5 del mattino alle 22 di sera senza limitazioni. E quindi senza necessità di autocertificazione. Il nuovo dpcm prevede per le zone gialle e arancioni la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Fanno eccezione farmacie, parafarmacie, punti di vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole all’interno.
Parrucchieri e barbieri restano aperti nelle zone gialle, arancioni e rosse del Paese, rispettando le regole di distanziamento e igiene già fissate. Il dpcm ha stabilito che cinema e teatri sono chiusi. Sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, ad eccezione di quelli che erogano prestazioni nell’ambito dei Lea (livelli essenziali di assistenza). L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto in centri e circoli sportivi sono consentite, nel rispetto del distanziamento e senza assembramento. É interdetto l’uso degli spogliatoi nei circoli. E’ sempre consentito svolgere attività motoria in una zona rossa, ma nei pressi della propria abitazione e rispettando il distanziamento di almeno un metro da ogni altra persona e utilizzando la mascherina. Attività sportiva solo all’aperto e in forma individuale. Erano già stati sospese le attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò. Ora il nuovo dpcm ha allargato la sospensione anche ai giochi all’interno di locali adibiti ad attività differenti. Nelle zone arancioni e in quelle rosse i ristoranti sono chiusi 7 giorni su 7. L’asporto è consentito nelle tre zone fino alle 22, nessuna restrizione per la consegna a domicilio.
La Puglia si «tinge» di arancione, ecco tutte le disposizioni del DPCM
(Visited 580 times, 1 visits today)