Autore: Controvento IN EVIDENZA Rubriche

Il primo giorno di scuola …

Non vi parlerò di risultati elettorali, opto per un altro tema d’attualità, l’avvio delle lezioni. Passo quindi la parola a Doretto, uno sveglio ragazzino di periferia che mi ha inviato questa pagina tratta dal suo diario:
«Oggi è una giornata importante per noi scolari perché finalmente, dopo tanti casini, chiacchiere e compagnia bella, hanno riaperto le scuole. Come ha detto in televisione la ministra Cazzolina ‘Andrà tutto bene’ (questa frase non mi è nuova – ndr). Stamattina, alle 9,10 (che mio padre ha detto Manco na banca inglese!) io e mia mamma eravamo davanti alla scuola col nostro Suv e no potevamo inchianare sul marciapiede perché era pieno di bambini, tanto che mama ha ucculato ‘incivili!’ e poi s’è messa in doppia fila. L’entrata della terza B era per le 9,15 e infatti subbito due ale di maestre s’hanno messo a battere le mani e noi, ad uno ad uno, siamo sfilati per entrare dentro, manco che eravamo quelli della Eppi Casa! Appena entrati in aula, grande delusione! Io m’aspettavo na sedia a rotelle così potevo fare le corse e invece niente! Sediolina normale e un banchitello buono per le cozze che vende alla chiazza ziuma Nicola. Appresso la maestrina con la penna rosso e blu ha gridato ‘Silenzio, tutti seduti!’ e poi ha iniziato l’appello ‘Abbatucci, Archinti, Bottini, Coretti, Crossi, De Rossi, Franti, Garrone, Nelli, Nobis, Precossi ecc. Menchia, stavo nella classe del libro Cuore e non me ne ero mai accorto! Che poi, la verità, io dovevo essere sbocciato perché, come dice mio padre, tegnu na capu di gghianda, ma siccome mo’ non si può sbocciare più, eccomi in terza alimentare. Anche quest’anno ci ho davanti Nelli, il povero gobbino, ma, purtroppo, per il distanziamento della garzettella è troppo lontano e non gli posso dare le picozze sulla gobba. Altra novità è che c’è un nuovo compagno: si chiama Aydo, è nero comu nu craone ma la mestra ha detto che è solo di colore. L’unico che ha fatto il fesso è stato Franti che ha cominciato a chiamarlo mestu Co’ e a chiedergli com’è che era così abbronzato. Ma Garrone l’ha sentito, gli ha fatto ‘Pss, pss’ e quando Franti si è girato lui ha fatto il gesto dell’omino Michelin. La mestra poi ha cambiato discorso dicendo che dovevamo alzarci all’impiedi per cantare ‘Fratelli d’Italia’. De Rossi, il più bravo ma lecchino e antipatico, primo della classe e primo figlio di comunista ti na vota, ha subito protestato ‘Signorina maestra, ad urne ancora calde non mi pare opportuno pronunciare quella locuzione: meglio chiamarlo solo inno nazionale’. La mestra ha fatto sì con la capo, ma io lo stesso dico che è na stronzata perché l’inno italiano si canta solo quando gioca la Nazzionale.
Dopo ancora ci ha detto di aprire il quaderno per scrivere un dettato in bella scrittura. Ma io prima dovevo fare un bisogno e ho chiesto di andare al cesso. Allora la mestra ha detto ‘Ancora ti credi che fai come l’anno passato che stavi sempre a cabinetto! Quest’anno, per il covid, si può andare in bagno una sola volta e accompagnati dal bidello!’. Poi ha suonato il campanello, è venuto Pippi lu poppito (che si offende a morte se lo chiami bidello perché lui è collaboratore) e mi ha scortato al cesso manco che ero un detenuto come a mio zio Michele. Mi sa che quest’anno la scuola è cominciata male assai!».
Bastiancontrario (Rubrica CONTROVENTO – Agenda Brindisi 25 settembre 2020)

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