«In via Felice Matteucci nel Villaggio S. Paolo, a ridosso del giardino di via Cellie, perennemente al buio, in una zona abitata da centinaia di famiglie, ma anche nella adiacente via Evangelista Torricelli, si formano da anni discariche abusive di rifiuti indifferenziati, di materiale edilizio, elettrico, di mobili, materassi, televisori, pneumatici, plastica, giocattoli e tant’altro. Una situazione di estremo degrado che si alimenta giornalmente, senza che nessuno a palazzo si sia sentito veramente impegnato ad intervenire per contrastare le abitudini incivili di tante persone, che mostrano disprezzo per la gente che vive in quella zona, per la loro salute, per il territorio, scaricando indisturbato ogni tipo di rifiuto, ad ogni ora del giorno e della notte». E’ quanto segnala Enzo Albano, ex consigliere comunale di Brindisi, che aggiunge: «Rifiuti che, a causa della calura di questo periodo , emanano odori sgradevoli originati dalla fermentazione dei rifiuti, specie di quelli di natura organica. Per questo la zona è diventata ricettacolo di mosche, zanzare, gatti, e di tanti altri animaletti, con evidente degrado dal punto di vista igienico sanitario. Una situazione che peraltro incide sulla bolletta pagata dai cittadini, in quanto la raccolta dei rifiuti abbandonati , in particolari casi non rientra nel canone relativo alla raccolta dei rifiuti.
Come accade da tempo in questa città , sono cadute nel vuoto le tante segnalazioni e sollecitazioni di intervento da parte degli abitanti della zona, ormai sfiduciati per le assenze di una Amministrazione, che in verità non ha dovuto impegnarsi molto per rimanere estranea a quanto accade, protetta dalla sua attitudine all’immobilismo, che la tiene spesso lontana dai problemi della città. Comunque refrattaria alle tante richieste di intervento da parte dei cittadini, che vengono evidentemente avvertite con fastidio, quasi mai soddisfatte. In questo come in tanti altri campi. Nondimeno costituisce un’immagine assolutamente mortificante e degradante, che incide sulla sicurezza dei cittadini e la vivibilità di una zona già martoriata da tanti problemi. Credo che sia urgente intervenire – conclude Albano – per ripulire dai rifiuti e sanificare le zone interessate, ma anche lanciare finalmente un segnale forte a difesa della sicurezza dei cittadini, dell’ambiente e dell’immagine della città, incrementando il servizio di gestione e controllo del territorio, provvedendo finalmente alla istallazione di un impianto di video sorveglianza, che avrebbe senz’altro un costo inferiore a quello relativo alla raccolta dei rifiuti abbandonati».